Tagli ai Comuni: dieci Sindaci del palermitano dopo aver incontrato il Prefetto di Palermo chiedono l’intervento del neo-Presidente della Regione, Crocetta

Nei giorni scorsi un gruppo di sindaci del palermitano sono stati ricevuti dal Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione per manifestare le proprie rimostranze riguardo ai tagli imposti dall’assessorato Regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali che prevedono la riduzione dei trasferimenti ai comuni, con popolazione superiore ai 5 mila abitanti e a quelli non montani, nella misura del 47% per il 2012. Il fondo regionale prevede infatti una somma di 503 milioni di euro per tutti i comuni siciliani, con una riduzione nel corso degli ultimi anni di circa 250 milioni. Diverso è il caso dei comuni montani e sotto i 5000 abitanti verso i quali c’è stato un incremento del 1,5% rispetto al 2011. Alla luce di queste considerazioni i sindaci di seguito elencati: Salvatore Burrafato (Termini Imerese), Giuseppe Ferrarello (Gangi), Antonio Tumminello (Castelbuono), Franco Vasta (Campofelice di Roccella), Rosario Lapunzina (Cefalù), Francesco Todaro (Alia), Andrea Galbo (Caccamo), Salvatore Sanfilippo (Santa Flavia) e Paolo Francesco Martorana (Ficarazzi) si sono detti pronti a consegnare la fascia e rivolgersi alla Corte dei Conti.
I Sindaci, dopo aver ringraziato il Prefetto di Palermo per essere stati ricevuti con una certa solerzia – come avevano gia dichiarato in una nota subito dopo l’incontro – hanno consegnato un documento dettagliato sulla condizione in cui versano i comuni a seguito del venir meno delle risorse, che limitano così, importanti attività e servizi per i cittadini. Ed hanno dichiarato inoltre che è inaudito che un provvedimento del genere arrivi a fine anno, quando sono stati impegnati già i 10/12 delle somme a disposizione. Tale documento lo si vuole sottoporre urgentemente sia al nuovo Presidente della Regione, Crocetta; sia al Presidente Monti.
”Da loro ci attendiamo risposte concrete e immediate – hanno detto i Sindaci –
Abbiamo chiesto con urgenza un incontro al Presidente Crocetta perche convochi d’urgenza la conferenza Regioni – Autonomie Locali per rimodulare i criteri di ripartizione, al fine di scongiurare la sospensione di servizi essenziali e ulteriori tensioni sociali a salvaguardia dei Comuni. Qualora il neo governo Regionale o il governo nazionale dovessero dimostrarsi sordi al grido di allarme dei Comuni, non allentando la morsa del Patto di Stabilità, gli stessi Comuni, che entro il 30 novembre, tra l’altro dovrebbero salvaguardare gli equilibri di bilancio, si troverebbero costretti a mettere in campo ogni utile iniziativa, anche estrema, a tutela delle comunità amministrate, ritenendosi avulsi da qualsiasi responsabilità.

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