SU AGRODOLCE FORSE LA RAI E LA LEI HANNO PRESO IN GIRO TERMINI IMERESE E ANCOR PIÙ LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA?

Per Termini Imerese sono giornate cruciali per scoprire come il Governo rispetterà gli indifferibili impegni. Ma su una questione i nodi penso che stanno venendo al pettine: ed è quella della produzione Rai, Agrodolce. Dopo otto mesi dalla mia nota alla Presidenza della Repubblica sulla latitanza dell’ente di stato e sulle sue responsabilità intorno alla vicenda è arrivata la risposta della magistratura che ha condannato la Rai. La magistratura ha notificato quanto tempo e risorse siano andate disperse da quando, nel marzo 2011, la produzione di Agrodolce è stata interrotta e quanto sia stata fuorviante e temporeggiatrice la risposta della dirigenza Rai alle richieste di chi, Presidente Napolitano incluso, chiedeva chiarimenti su questa irragionevole situazione. Centinaia di giovani hanno perduto il lavoro, un’industria è stata bloccata e i suoi investimenti vanificati mentre Rai continuava a rinunciare, misteriosamente, a ben 25 milioni di finanziamento già allocati dalla Regione Siciliana e a una produzione di discreto successo. Tante domande meritano risposta. Com’è possibile che in questo momento di disperazione economica e sociale Rai, prossima a uno stato di crisi, rifiutava una cifra così colossale? Cosa nascondeva questa paradossale decisione? Troppe cose non tornano nella storia della soap opera Agrodolce e tra queste la totale reticenza della tv di Stato a rispondere alle tante denunce che ormai ruotano, incontenibili, intorno alle responsabilità dirigenziali all’origine di questo scempio. Per questo, nei prossimi giorni, mi riservo di inviare una circostanziata memoria sui fatti succedutisi alla Presidenza della Repubblica e alla Commissione di Vigilanza Rai.Totó Burrafato – Sindaco di Termini Imerese

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