Grande attesa tra gli operai della Fiat Termini Imerese, per l’incontro di questo pomeriggio tra il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e il proprietario della DR Motor Company, Massimo Di Risio. Si discuterà del futuro della fabbrica e dei lavoratori, con questi ultimi che sperano in una riapertura dello stabilimento. Cosa che però appare, al momento, molto lontana. Il vertice si terrà a Palazzo D’Orleans, a Palermo, a partire dalle 16 circa.
Nel momento in cui la Fiat aveva annunciato la definitiva intenzione di chiudere i battenti, Di Risio si era fatto avanti, promettendo garanzie. In realtà erano garanzie che non possedeva. Sembra infatti che Di Risio non paghi da mesi gli operai dello stabilimento di Macchia D’Isernia, in Molise. Più di un’inchiesta ha infatti dimostrato che sia operai che impiegati hanno dovuto fare a meno di diverse buste paga. Come farà quindi Di Risio a investire quasi 200 milioni di euro per rimettere in piedi Termini Imerese?
Se lo chiedono ovviamente anche gli operai, che presidieranno il Palazzo della Regione, in attesa delle decisioni che verranno fuori dal summit. Lavoratori che, nelle scorse settimane, proprio perché si sono resi conto delle scarse garanzie della DR Motor – Di Risio non aveva ottenuto le fideiussioni bancarie per avviare l’impresa – hanno protestato, occupando l’Agenzia delle Entrate, la Stazione e l’Autostrada. Nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo Economico, Passera, aveva dato una sorta di ultimatum a Di Risio, esortandolo a mettere le carte in tavola a breve.
Intanto potrebbe essere una delle ultime apparizioni ufficiali di Lombardo, che a fine luglio si dimetterà. Molto critico oggi Walter Veltroni, deputato Pd, che alla trasmissione di RaiTre Agorà ha detto: L’appoggio alla giunta Lombardo non andava dato. Chi guida le istituzioni in una regione come la Sicilia deve essere al di fuori di qualunque dubbio o sospetto. Ma generalizzare fa male, bisogna mettere insieme le energie sane di questo paese, che per fortuna ci sono.