Per non dimenticare e superare la violenza di genere Zeromolestie Sinalp e le AVO di Termini, Palermo e Sicilia dedicano il Consultorio ASP di Termini Imerese a Roberta Siragusa

Da mesi le Associazioni dei volontari ospedalieri AVO di Termini Imerese con la Presidente Patrizia Notaro, Palermo con il Presidente Andrea Monteleone e Sicilia con la Presidente Cetty Moscatt in collaborazione con la Rete Regionale antiviolenza ZEROMOLESTIE SINALP e la responsabile Regionale Natascia Pisana hanno lavorato all’idea di poter dedicare il Consultorio dell’Azienda Ospedaliera di Termini Imerese alla giovanissima vittima di femminicidio Roberta Siragusa.

Ci eravamo prefissati questo obiettivo, dichiara Andrea Monteleone, perchè riteniamo importante dare un segnale concreto all’intera comunità del territorio che questa violenza belluina e vigliacca, che certifica il mancato raggiungimento della parità di genere, non deve mai più a ripetersi.

La violenza di genere va combattuta fin dalla scuola. Bisogna far capire ai giovani che le proprie idee, le proprie convinzioni, vanno difese con il dialogo ed il confronto accettando le posizioni altrui, e non bisogna mai usare la violenza e la sopraffazione contro l’altro.

Viviamo in un momento di grandi cambiamenti e dai giovani deve partire l’idea che la parità di genere è un diritto e deve essere raggiunta concretamente e non solo a parole.

I ragazzi fa presente Patrizia Notaro vanno istruiti in modo che si rendano conto che il rapporto uomo/donna deve sempre essere improntato sulla parità dei diritti e sull’uguaglianza dei rapporti sociali, solo così i nostri ragazzi potranno vivere in una società migliore dell’attuale.

Finalmente giorno 25 gennaio 2023, ottenuta preventivamente l’autorizzazione necessaria, il sogno di poter dedicare il consultorio di Termini a Roberta Siragusa si è concretizzato.

Alla cerimonia della scopertura della targa, AVO e Zeromolestie Sinalp hanno avuto il piacere di invitare le autorità delle forze di Polizia di Termini, il Comandante dei Carabinieri Maggiore Sara Pini, il Dirigente della Polizia di Stato Vice Questore Dr. Giuseppe Pitarresi, il Comandante della Guardia di Finanza Capitano Marco Buccheri e il Comandante della Polizia Municipale Dr.ssa Michela Cupini.

Hanno partecipato anche l’Assessore alla Famiglia e le Politiche Sociali On. Nuccia Albano e la Direttore Generale dell’ASP di Palermo Dr.ssa Daniela Faraoni, che hanno scoperto la targa posta all’ingresso del Consultorio che da oggi riporta il nome di Roberta Siragusa.

Sono stati invitati i Dirigenti Scolastici di Termini e Caccamo che hanno ribadito l’importanza della cultura sul rispetto dell’altro nella scuola e chiaramente la famiglia di Roberta Siragusa che ha fin dall’inizio collaborato attivamente assieme alle AVO ed alla Rete Regionale Zeromolestie Sinalp, alla realizzazione di questo importante evento commemorativo.

I Sindaci di Termini Imerese Dr.ssa Maria Terranova, e di Caccamo Dr. Franco Fiore, hanno voluto evidenziare l’importanza di fare rete tra le istituzioni locali e le associazioni per creare realmente un percorso di reinserimento nella società di tutte le donne che hanno subito violenza di genere. Fare rete è importante dichiara Andrea Monteleone, perchè solo in questo modo si potrà dare una nuova opportunità a tutte queste donne che hanno subito violenza di genere e sarebbe corretto dare nuove opportunità di lavoro a queste donne estendendo loro il diritto ad essere inserite nelle liste delle categorie protette.

Alla cerimonia tenutasi il 24 gennaio nella sede della struttura dell’Asp hanno partecipato i familiari della giovane vittima di femminicidio e una rappresentanza di studenti del comprensorio. Presenti, oltre al Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria, Daniela Faraoni, al Direttore del Distretto 37, Enza Pusateri e al Direttore del Dipartimento Salute della Famiglia, Giuseppe Canzone, l’Assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, il Sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, e il Sindaco di Caccamo, Franco Fiore. Hanno preso parte alla cerimonia anche il Maggiore Sara Maria Pini, Comandante del Reparto Territoriale carabinieri di Termini Imerese; il Vice Questore aggiunto Giuseppe Pitarresi, dirigente del Commissariato di P.S di Termini imerese ed il Comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Termini Imerese Capitano Marco Burcheri.

Nello spazio antistante il Consultorio è stata scoperta una targa con l‘intitolazione della struttura a Roberta Siragusa. A promuovere l’iniziativa sono state l’Avo Sicilia insieme alle sezioni di Palermo guidata da Andrea Monteleone e Termini Imerese con il suo presidente Patrizia Notaro, oltre alla Rete regionale Zeromolestie Sinalp.

Ringrazio gli organizzatori per l’opportunità – ha detto Daniela Faraoni – per noi è un momento di riflessione ed è un momento per fissare nella memoria, anche delle nostre strutture, la vita di Roberta. Ogni segnale di violenza deve essere considerato un sintomo di qualcosa che può in qualunque momento degenerare e diventare la fine di una vita e con essa la fine della vita di tutte le persone che stanno accanto e che hanno a cuore quella esistenza”.  

Alla memoria della giovane donna tragicamente scomparsa, è stato dedicato anche il nuovo “spazio giovani” del Consultorio, servizio che verrà attivato da domani e in funzione ogni giovedì dalle ore 15 alle 17. L’accesso sarà libero e senza necessità di alcuna prescrizione. Ogni giovedì sarà presente una equipe di professionisti del servizio territoriale per rispondere alle esigenze della popolazione giovanile del Distretto Sanitario.

Su tutto il territorio dell’Asp di Palermo – ha spiegato Giuseppe Canzone, Direttore del Dipartimento Salute della Famiglia –  operano 40 strutture consultoriali deputate alla protezione, promozione della salute con attività educative, ascolto e prevenzione. Un progetto biennale di promozione della salute rivolto alla popolazione tra 14 e18 anni, realizzato dalla UOC Territoriale e coordinato da Marylea Spedale, prenderà pieno avvio dopo una breve fase di reclutamento di personale dedicato per rispondere alle crescenti esigenze di conoscenza e consapevolezza, soprattutto, dopo il vissuto pandemico”. 

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