Rifiuti, concessa la discarica fino a lunedì poi senza soldi dei comuni niente conferimento

Prima era stata annunciata la chiusura, poi è stata concessa una tregua di due giorni. Ma sui 16 comuni gestiti dall’Ato Palermo 5, tra cui Termini Imerese e Cefalù, pende la minaccia di una nuova emergenza rifiuti. La società Tirreno Ambiente, che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, usa le maniere forti per ottenere il pagamento dell’ultima bolletta di oltre 2,5 milioni di euro.
L’Ato non ha liquidità. E non paga perché non incassa. Anche i comuni non hanno infatti le risorse per liquidare le fatture arretrate. Le esposizioni hanno raggiunto cifre consistenti. Da tempo se ne discute. In vari incontri i sindaci si sono impegnati a pagare alcune quote di loro competenza ma, nonostante la buona volontà, non sanno dove trovare i soldi e ritardano i versamenti. Oppure ignorano le scadenze.
Stando così le cose, l’Ato non è in grado di fare fronte agli impegni nei confronti della gestione della discarica che ha di nuovo deciso una misura radicale: la chiusura dei cancelli agli autocompattatori e ai mezzi dell’Ato Palermo 5. Appena la decisione era stata comunicata, il servizio di raccolta si era fermato. Il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, aveva anche rivolto un appello alla cittadinanza perché in questo momento di difficoltà riduca al minimo il conferimento nei punti di raccolta. Il materiale si accumula e potrebbe essere disperso dal vento aggravando così le condizioni di emergenza ambientale.
In queste ore sono proseguiti i contatti in un rapporto triangolare tra i sindaci, il commissario dell’Ato, Giuseppe Norata, e l’amministratore delegato di Tirreno Ambiente, Pino Innocenti. Norata si è impegnato a recuperare risorse per ridurre le esposizioni. Le difficoltà dei comuni non sono recenti. Da tempo hanno chiesto anticipazioni alla Regione per pagare fatture di ottobre-novembre 2012. Non hanno avuto risposte e da allora i pagamenti sono fermi. Complessivamente l’Ato vanta crediti per quasi 20 milioni di euro. Le esposizioni maggiori riguardano Termini Imerese (7,5 milioni), Cefalù, Caccamo, Trabia, Campofelice di Roccella.
Nel pomeriggio la svolta. A un nuova richiesta di Norata, Tirreno ambiente ha risposto con la disponibilità a concedere altre 48 ore di proroga. Per due giorni, venerdì e sabato, la discarica riaprirà. Ma lunedì si dovranno fare i conti. Ai sindaci viene chiesto un altro sforzo.

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