M5S: proposta di referendum consultivo per la riconversione turistica della “fase 2″ dell’agglomerato industriale di Termini Imerese

Comunicato Stampa

I portavoce del Movimento 5 Stelle di Termini Imerese hanno inoltrato ai Signori Consiglieri Comunali una proposta di adesione ad un referendum consultivo per interrogare la cittadinanza sulla volontà di riconversione turistica della “fase 2″ dell’agglomerato industriale di Termini Imerese.
“È giunta l’ora di permettere alla cittadinanza di potersi esprimere sulla possibilità di vedere il territorio in modo differente. Al prossimo evento referendario “NO TRIVELLE” (previsto per il giorno 17 Aprile)potrebbe essere accorpato il referendum consultivo proposto da 2/3 dei componenti del Consiglio Comunale, con notevole risparmio per le casse comunali ed il raggiungimento dell’obiettivo della necessaria consultazione popolare” commenta la portavoce Manuela Sinatra.
“La proposta referendaria sarà utile per appurare definitivamente quali sfide questa e le future Amministrazioni sapranno e dovranno intraprendere per far fronte alle esigenze della cittadinanza, favorendo le capacità imprenditoriali che vorranno investire in modo eco-sostenibile nella nostra comunità”afferma il portavoce Luca Salemi.
Il M5S adesso attende l’adesione alla proposta da parte dei restanti 18 Consiglieri Comunali, e lancia l’appello.

Di seguito la proposta referendaria

Al Presidente del Consiglio Dott.ssa A. Campagna
Ai Sig.ri Consiglieri Comunali
Al Sig Sindaco Dott. S. Burrafato
Al Segretario Generale Dott. S. Piraino

Oggetto : Richiesta adesione Referendum Consultivo ai sensi dell’art 58 dello Statuto del comune di Termini Imerese
Premesso che
− come previsto dal comma 1 dell’art. 58 dello statuto del comune di Termini Imerese, “ è istituito su materia d’interesse della comunità locale il referendum consultivo” ;
− la gran parte della cittadinanza ha espresso il desiderio di riappropriarsi del territorio della zona industriale di Termini Imerese, attualmente gestita dall’IRSAP Palermo;
Considerato che
− la crisi economica ha palesemente investito il territorio del Comune di Termini Imerese ed ha portato con se conseguenze devastanti da un punto di vista occupazionale e socio – economico;
− le possibilità di re-industrializzazione sembrano ormai oggettivamente svanite;
− il territorio è, analizzando le manifestazioni di interesse pervenute, appetibile solo ad aziende che intendono investire nel trattamento dei rifiuti o suoi derivati;
− il territorio, come da Piano strategico territoriale (PST) del comune di Termini Imerese, ha una vocazione turistica, agricola, commerciale e culturale;
− l’industria del turismo genera oltre il 10% del PIL della U.E., impiega 9, 7 milioni di persone e coinvolge più di 1,8 milioni di imprese del settore, contribuendo ad incrementare i posti di lavoro ed il progresso regionale, incentrando lo sviluppo sostenibile e valorizzando il patrimonio naturale e culturale di cui siamo in possesso;
− una petizione online sul tema riconversione turistica della zona industriale di Termini Imerese ha raggiunto oltre 1100 sostenitori in poche settimane;
− risulta ormai impellente ed urgente la necessità di scegliere un’unica identità che vuole darsi questa comunità, risultando la convivenza tra industria e turismo improbabile, per varie ragioni di natura squisitamente tecnico economica ;
− è documentato che la città di Termini Imerese si sta progressivamente spopolando, considerando che le nuove generazioni non trovano alcuno sbocco occupazionale che li trattenga sul territorio.
Visto che
− appare di primaria importanza la consultazione popolare sul tema, come previsto dall’art.58 dello statuto comunale, in quanto materia di forte interesse della comunità locale;
− lo statuto comunale al comma 4 dell’art. 58 prevede che i soggetti promotori possano essere, tra gli altri, i 2/3 dei componenti del Consiglio Comunale;
− in data 17/4/2016 la cittadinanza verrà chiamata ad esprimersi in merito al referendum abrogativo della norma che prevede le autorizzazioni ad esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate per la vita utile del giacimento (c.d. “No Trivellazioni”);
− l’accorpamento della consultazione popolare sulla riconversione dell’agglomerato industriale della città di Termini Imerese al suddetto referendum (c.d. “No trivellazioni”) comporterebbe un risparmio nei costi di indizione, in un momento delicato, dal punto di vista finanziario, delle casse comunali.
Tutto ciò premesso considerato e visto
Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle di Termini Imerese propone ufficialmente ai Signori Consiglieri Comunali
− di aderire alla proposta di consultazione popolare allegata alla presente nota, stante che l’eventuale adesione verrà considerata esclusivamente un gesto volto a favorire la democrazia partecipata nei confronti della cittadinanza.

Termini Imerese, 02/03/2016

Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle
Antonio Luca Salemi – Manuela Sinatra

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