La Cassazione conferma le pene per 3 giovani termitani arrestati dai Carabinieri nell’operazione antidroga “claudio 3”

Nella giornata del 17 gennaio 2013 i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, davano esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre giovani termitani, CANTA Roberto, classe 1981, VINTI Davide, classe 1970, entrambi sottoposti al regime di detenzione in carcere e MARINO Marcello, classe 1984, sottoposto invece al regime di detenzione domiciliare.

I provvedimenti venivano emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Termini Imerese – Ufficio Esecuzioni Penali, a seguito di sentenza definitiva di condanna emessa il 10 gennaio 2013 dalla Corte Suprema di Cassazione, dovendo i predetti espiare rispettivamente anni 2 (due) e mesi 6 (sei), anni 3 (tre) e anni 2 (due) e mesi 9 (nove) per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, furto aggravato in concorso e ricettazione, commessi in epoca anteriore e prossima al 05 luglio 2010 in Termini Imerese e per i quali, unitamente ad altri soggetti, furono tratti in arresto sempre dall’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Termini Imerese, a seguito di una complessa attività d’indagine, su ordinanza emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese in data 13 dicembre 2011.

In quella circostanza l’attività investigativa, durata circa 6 mesi, aveva permesso di:

–     acquisire concreti elementi su alcuni gruppi di spacciatori termitani che rifornendo di eroina, hashish, marijuana e flaconi di metadone i consumatori della zona, avevano creato una fiorente attività di spaccio a Termini Imerese con approvvigionamento della sostanza stupefacente a Palermo da soggetti per lo più extracomunitari;

–     riuscire a contenere sia il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel predetto Comune della provincia palermitana ed in particolare modo nella zona di Piazza Bagni, ormai divenuta un mercato dello spaccio a cielo aperto, con il conseguente allarme sociale che tale fenomeno aveva comportato nell’intera cittadinanza, anche nella considerazione della morte per overdose da eroina di due giovani termitani, nel 2010 e nel 2011, le cui indagini, distinte dall’allora attività d’indagine, avevano condotto all’arresto degli spacciatori;

–     limitare fortemente la commissione di furti in abitazione e in danno di esercizi commerciali, aumentando il livello di percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

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