L’ex boss mafioso Antonino Giuffre’, oggi pentito, interrogato dai pm di Palermo, racconta di avere appoggiato nel 2000 o 2001 l’attuale Presidente degli Industriali di Palermo, Alessandro Albanese, alla Presidenza dell’Area di sviluppo industriale di Brancaccio a Palermo. Ma il diretto interessato, interpellato dall’ADNKRONOS, smentisce con forza di avere mai conosciuto o incontrato Giuffre’ nella mia vita. Giuffre’, come si legge in un’anticipazione dell’Espresso in edicola domani, ha spiegato ai pm di Palermo come spesso le riunioni dei padrini si tenessero negli uffici di una nota fabbrica di mobili a Brancaccio, messi a disposizione da un imprenditore ben inserito nelle associazioni di categoria. L’industriale si lamentava con Giuffre’ per le insistenti richieste di denaro da parte dei mafiosi. Ed e’ sempre l’ex capomafia di Caccamo a svelare ai pm che Cosa nostra si e’ piu’ volte interessata per influire sulla nomina del presidente dell’area sviluppo industriale di Brancaccio. Cio’ e’ avvenuto anche nel 2000 o 2001. Il pentito racconta che dentro Cosa Nostra per la presidenza dell’Asi si contrapposero all’epoca due diversi nomi: il primo appoggiato dal medico-mafioso Guttadauro e il secondo dallo stesso Giuffre’. Alla fine ho ritenuto preferibile la nomina del figlio di Albanese, l’industriale dei mobili. Nomina che si e’ poi realizzata. Ma Alessandro Albanese, attuale presidente degli industriali di Palermo, sottolinea con forza: Non sono mai stato candidato all’Asi, la mia elezione, avvenuta alla fine del 2001 e’ scaturita da una candidatura brevissima. Il candidato era mio padre da un lato, e Vincenzo Tomasello dall’altro. Io fino alla fine di settembre non sapevo neppure di dovere essere candidato. Poi invece fui eletto per volere di una parte degli imprenditori e della politica.
Giuffrè accusa il presidente degli industriali di Palermo
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