Fukushima, ANCORA radioattività ai massimi

Alti i livelli di radioattività Una nuova impennata nel livelli di radioattivita’ e’ stata accertata in giornata nella centrale atomica giapponese di Fukushima Daiichi 1, gravemente lesionata dal terremoto dell’11 marzo scorso e dall’ancor piu’ devastante ‘tsunami’ che ne fu generato: lo ha reso noto la compagnia elettrica ‘Tepco’, cui appartiene l’impianto disastrato. Radiazioni superiori ai 10.000 millisievert l’ora sono state riscontrate in un’area esterna compresa tra i reattori numeri uno e due, mentre all’interno dell’unita’ che contiene il reattore uno ne sono state misurate di 5.000 millisievert l’ora, uno dei tassi piu’ alti finora registrati dentro alle installazioni della centrale. La stessa ‘Tepco’ ha tuttavia precisato che il picco radioattivo non dovrebbe comportare particolari problemi per i propri tecnici impegnati nei lavori di riparazione e controllo. Stando al parere di alcuni esperti consultati dall’agenzia di stampa nipponica ‘Kyodo’, si tratterebbe invece di livelli estremamente pericolosi per l’uomo. Il massimo delle radiazioni e’ stato accertato nei pressi di un condotto d’aerazione, attraverso il quale erano stati fatti fuoriuscire i vapori formatisi dentro all’impianto, allo scopo di farne calare la pressione.

Isolate le zone altamente contaminate La Tepco, compagnia che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, ha annunciato che l’area in cui sono state rilevate quantita di radiazioni potenzialmente letali sono state isolate. In due zone vicino a un condotto di ventilazione tra i due reattori di Fukushima Daiichi erano state infatti rilevati livelli di radiazioni oltre i 10 sievert. La Tepco ha dichiarato che nessuno F rimasto ferito in relazione a queste radiazioni e che l’area F stata chiusa.La compagnia ha inoltre aggiunto che i livelli di radiazioni non stanno salendo, indice del fatto che il condotto non ha perdite. Secondo la Tepco il combustibile fuoriuscito dal reattore 1 potrebbe essersi raccolto nel condotto durante le prime ventilazioni dall’esterno eseguite in seguito al disastro.

Verifiche sul riso, principale alimento giapponese Il ministero dell’Agricoltura giapponese prevede di compiere test sul riso in due fasi per verificare l’ipotesi di contaminazione dalle radiazioni rilasciate dalla centrale nucleare di Fukushima. I primi esami saranno fatti alla vigilia della raccolta di quest’anno in diverse regioni, con il secondo passaggio che invece prevede altri accertamenti sul riso raccolto. Gli ispettori, in base a quanto comunicato dal ministero, misureranno i livelli di cesio radioattivo: in caso di contaminazione oltre i limiti di legge dei 500 becquerel per kg, il ministero potra’ decidere il divieto a tutti gli agricoltori della regione sull’ipotesi di vendita. Se i livelli di cesio radioattivo sono inferiori, ma prossimi alla soglia limite, la regione interessata sara’ sottoposta al test di radiazione sul riso dopo la raccolta. Esami sul grano sono state compiuti in 14 prefetture, mentre il ministero ipotizza prove sul riso a campione su una gamma piu’ ampia di prefetture, in risposta ai timori crescenti tra i consumatori coi casi di contaminazione di carne bovina al cesio. Almeno 18 prefetture saranno coinvolte nella prova riso, tra cui Chiba, il nono piu’ grande produttore nel 2010 tra le 47 prefetture nipponiche. Tra le altre prefetture figurano Akita, Aomori, Miyagi, Fukushima, Tokyo, Shizuoka e Kyoto. Ad aprile il ministero ha vietato la semina nella prefettura di Fukushima nelle aree vicino alla centrale nucleare. La notizia, diffusa in serata, ha fatto seguito al bando del governo giapponese al commercio della carne bovina proveniente dalla prefettura di Iwate, sulle ipotesi di possibile rischio radioattivita’.

Al bando la carne Il provvedimento, comunicato dal capo di gabinetto, Yukio Edano, e’ un’estensione della misura adottata a luglio per le tracce di cesio riscontrate in circa un migliaio di capi di bestiame delle prefetture di Fukushima e Miyagi.

L’arresto a freddo Il governo nipponico e la Tepco hanno confermato l’obiettivo di raggiungere l’arresto a freddo dei reattori danneggiati per meta’ gennaio 2012, dopo aver ridotto gradualmente la temperatura del combustibile anche con il sistema di raffreddamento stabile. L’annuncio sul rialzo della radioattivita’ cade un po’ a sorpresa in considerazione del fatto che di recente il governo ha messo in chiaro, al completamento della prima fase dei lavori, che il rilascio di elementi tossici erano ormai pari a due milionesimi sul picco del 15 marzo, essendo tornati a livelli quasi regolari. Sono piu’ di 80.000 i residenti dell’area dei 20 km della ‘no-entry zone’ dalla centrale costretti a lasciare le proprie abitazioni per i seri rischi alla salute, mentre il ministro per l’Emergenza nucleare, Goshi Hosono, ha annunciato che la decontaminazione dell’area ormai disabitata partira’ a settembre.

La grande muraglia La Tepco ha spiegato che iniziera’ a costruire dalla fine del 2011 una muraglia di 800 metri di lunghezza, con una profondita’ fino a 20 metri, tra i reattori dall’1 al 4 per evitare che l’acqua contaminata finisca in mare. L’opera sara’ completata in due anni, mentre la stesura del progetto di base e’ attesa entro la fine di agosto, nell’ambito della cosiddetta ‘fase 2’ della messa in sicurezza della struttura.

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