Boom di furti low cost: dai carciofi alle mimose

Dai salami ai carciofi, dalle arance alle mimose, fino addirittura ai vasi di fiori del cimitero: con la crisi in Italia è boom di piccoli furti messi a segno per soddisfare anche i più elementari bisogni. A fotografare la situazione è una analisi della Coldiretti, che evidenzia il segnale preoccupante che viene dal bilancio delle festività di fine anno: è salito alla cifra record di 689 milioni di euro il valore dei prodotti, alimentari e non, rubati nei supermercati. Si evidenzia un aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente.

Un segno dei tempi in un Paese come l’Italia dove – sottolinea la Coldiretti – la spesa per l’alimentazione raggiunge quasi il 19% del totale ed è la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione. Se da un lato aumentano gli sfratti e le vendite di case all’asta, dall’altro le difficoltà economiche hanno modificato il profilo dei nuovi ladruncoli ed anche i loro obiettivi con la crescita di attenzione verso prodotti di base, a partire da quelli alimentari che spariscono dalle aziende agricole fino ai supermercati.

Numerose segnalazioni confermano il ritorno dei ladri di polli come in un piccolo allevamento nella zona di Voghera in provincia di Pavia dove scompaiono ripetutamente le galline o nell’agriturismo Sant’Anna a Paese in provincia di Treviso dove sono stati rubati due tacchini ed un gallo mentre sei tacchini sono stati fatti sparire in un allevamento a Ferrara. Tra i prodotti di stagione, a Termini Imerese, in provincia di Palermo i carabinieri con l’accusa di furto aggravato hanno fatto scattare le manette ai polsi a due malviventi impegnati a rubare carciofi in un’azienda agricola, ma un pregiudicato di 36 anni qualche giorno fa nel Veneto è stato trovato con decine di salumi sotto il letto.

Anche le arance vanno letteralmente a ruba in questi primi mesi del 2013: i carabinieri hanno sventato furti a Noto (Siracusa) ad Acate (Ragusa), a Ramacca (Catania) e ancora nelle campagne di Siracusa per diversi chili di prodotto prelevati direttamente dalle piante. Ma non c’è pace neanche per i fiori, che vengono sottratti persino dai camposanti, come è accaduto recentemente nei cimiteri di Bagnara di Gruaro (Venezia) e Messina.

Quando non vanno direttamente nelle aziende agricole – continua la Coldiretti – i ladri si servono nei supermercati, nei magazzini o nei negozi, come ha fatto una studentessa incensurata di 24 anni che per festeggiare il suo compleanno a cercato di rubare bottiglie di birra, due barattoli di pesto alla genovese e una confezione di liquirizia e il libro ”Patate 50 ricette” nel centro di Bologna. Nei primi due mesi del 2013 – conclude la Coldiretti – sono stati sventati furti di liquori (all’Iperpan di Cagliari), mentre il parmigiano reggiano biologico è scomparso da un caseificio di Castelfranco Emilia, bottiglie di Brunello di Montalcino sono state rubate ad Altedo di Malalbergo (Bologna) caviale all’interno di un centro commerciale di Firenze ma anche di bustine di zucchero a Gela (Caltanissetta) e persino il pane, anche se del tipo speciale casereccio cotto a legna.

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