In Sicilia sono 12 i Comuni in dissesto e 21 quelli in pre-dissesto. E’ l’allarme lanciato oggi dall’Anci Sicilia che ha presentato un accordo con la Regione siciliana e l’Ifel per costituire una task force a supporto delle Amministrazioni locali. “Se il fondo per gli Enti locali non verrà rimpinguato – dice Giacomo Scala, presidente Anci Sicilia – e se continueranno i tagli centrali, io temo che a rischio saranno 300 Comuni su 390 nell’Isola”. Tra i Comuni a rischio ci sono Termini Imerese, Bagheria e Cefalù, in provincia di Palermo, ma anche Milazzo e Taormina, in provincia di Messina, Scicli e Modica, nel Ragusano. “La dichiarazione di dissesto o pre-dissesto – dice Patrizia Valenti, assessore regionale agli Enti locali – ha come prima conseguenza quella di innalzare al massimo tutte le aliquote”.
Burrafato risponde con un comunicato stampa oggi così:
In un dispaccio di agenzia battuto da Italpress sul dissesto finanziario si fa riferimento a molti Comuni siciliani, inserendo tra questi, anche il Comune di Termini Imerese che si troverebbe quindi in una situazione di predissesto.
“Sembra opportuno e doveroso – ha precisato il sindaco, Totò Burrafato – fornire alcune precisazioni al riguardo.







