Vancheri: “Approvato piano riconversione area industriale”

“Ieri abbiamo approvato il piano di riconversione e riqualificazione della zona di Termini Imerese individuando alcuni settori target. Questo Piano è stato portato avanti insieme al ministero, che ha riconosciuto la persistenza dello stato di crisi della zona, ed ha una copertura finanziaria di 350 milioni di euro, dei quali 250 finanziati dalla Regione Siciliana e 100 dal governo”. Così l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Linda Vancheri, ha presentato a Palazzo d’Orleans, a Palermo, il progetto di riconversione del polo industriale ex Fiat di Termini Imerese. Il piano disciplina degli interventi di re industrializzazione dell’area e si articola in una serie di sostegni per il settore automobilistico, della meccanica e della green economy, inclusa la produzione di auto ibride ed elettriche. “Dei 250 milioni finanziati da noi, – ha continuato la Vancheri – 150 sono destinati alla realizzazione di opere infrastrutturali primarie e secondarie, fibra ottica, banda larga e soprattutto il porto di Termini Imerese, per il quale siamo già arrivati all’avvio della gara e alla composizione della commissione che si occuperà della conferenza dei servizi. Per quanto riguarda la riconversione dell’area, invece, abbiamo previsto due elementi di differenziazione: da una parte la meccanica, l’elettronica, la componentistica e Automotive, dall’altra un’offerta delocalizzativa in cui abbiamo concentrato gli incentivi per investimenti, brevetti, contratti di sviluppo, centri di ricerca, incubatori di imprese come il consorzio Arca e Pmi, oltre alla defiscalizzazione derivante dall’istituzione della Zona franca urbana di Termini Imerese”. “Abbiamo presentato al Ministero il Piano di riqualificazione e riconversione industriale – ha concluso la Vancheri -, che e’ la conditio sine qua non per il successivo piano industriale. I due piani, insieme, costituiscono la base per la firma dell’accordo su Termini Imerese. Anche la Fiat starebbe valutando positivamente la nostra offerta”. “La delibera approvata ieri – ha commentato il governatore Rosario Crocetta – ci consentirà di chiedere al governo la conferma delle risorse promesse. Non molleremo la presa su quest’area che deve essere rilanciata”.

Ricordiamo di seguito cosa era stato deliberato al MISE e sottoscritto da tutte le parti presenti nell’aprile scorso:

Si è svolto il 14 aprile 2014 presso il Mise, il previsto incontro di approfondimento sulla situazione di Termini Imerese, presieduto dal Vice Ministro Prof. Claudio De Vincenti, presenti il D.G. del Ministero del Lavoro, Dr Paolo Onelli, l’Assessore Linda Vancheri della Regione Siciliana, il Dr. Salvatore Burrafato Sindaco del Comune di Termini Imerese nonché il dr. Pietro De Biasi della Società FIAT, il Dr. Bernardo Mattarella Dirigente di Invitalia e le  OO.SS. di categoria nazionali e territoriali FIOM, FIM, UILM, UGL Metalmeccanici, FISMIC unitamente alle Rsu. Sono stati presentati gli stati di avanzamento delle attività finalizzate alla reindustrializzazione dell’area di Termini Imerese.

In particolare, per quanto riguarda i nuovi investimenti industriali, è stato precisato che:

  • Una Società di recente costituzione ha presentato domanda per un “Contratto di Sviluppo” destinato ad un progetto industriale per la produzione di autovetture a trazione ibrida. La discussione con Invitalia sulle caratteristiche del progetto è già stata avviata e si prevede di poter fornire alle Parti Sociali un aggiornamento sullo stato di avanzamento entro il prossimo mese di maggio con la presentazione del soggetto proponente.
  • Una Società da tempo costituita ha presentato un progetto, in fase di valutazione, per la realizzazione di componenti ad elevato contenuto tecnologico destinati alla realizzazione di apparecchiature per l’accumulo di energia.
  • La Società “Mossi e Ghisolfi” ha ulteriormente sviluppato la definizione del proprio progetto di realizzazione di una raffineria per la produzione di biodiesel di seconda generazione. Il confronto in corso con la Regione Siciliana ha consentito la soluzione di alcuni aspetti infrastrutturali ed ha permesso di individuare soluzioni per le colture che dovranno alimentare gli impianti.

Per tutte queste iniziative e per le altre che ancora sono all’esame del Ministero e della Regione Siciliana (Biogen e Landi Renzo), si prevede che lo stato di avanzamento dei progetti attuativi possa consentire graduali avviamenti al lavoro nel corrente anno.

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