Truffa all’Inpdap, arrestate 13 persone Intascavano pensioni di parenti morti

Quando si sono recati, come ogni mese, a riscuotere le pensioni di parenti già deceduti da tempo hanno trovato i finanzieri ad aspettarli anche negli uffici postali. Le fiamme gialle sono intervenute a Palermo, Bagheria, Termini Imerese, Cefalù, Carini e Partinico e sventato una truffa ai danni dell’Inpdap organizzata da 13 soggetti che riscuotevano, nella veste di delegati.

Le indagini hanno preso le mosse da una analisi di rischio condotta dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma attraverso l’incrocio di diverse banche dati, per fare emergere posizioni pensionistiche Inpdap intestate a soggetti deceduti da tempo, in alcuni casi addirittura da numerosi anni. Il Nucleo di Polizia Tributaria e gli atri Reparti della Guardia di Finanza operanti nella Provincia Palermo, hanno così denunciato 13 soggetti, di cui 5 sorpresi, in flagranza, all’atto di incassare presso gli sportelli postali le somme spettanti ai rispettivi congiunti deceduti.

Truffa all’Inpdap, arrestate 13 persone „In un caso, la riscossione della pensione avveniva ogni mese, con sistematica puntualità, addirittura nei 26 anni successivi al decesso del beneficiario. Un altro soggetto aveva invece pensato bene di arrotondare le somme riscosse dall’Inpdap a nome del defunto genitore con il denaro erogatogli dall’Inps a titolo di pensione di accompagnamento (oltre 30.000 euro). Le indagini hanno portato al sequestro di 5 conti correnti (con un saldo di oltre 800 mila euro), di due libretti di deposito e del denaro contante riscosso presso gli sportelli postali (7 mila euro circa). La somma complessivamente erogata dall’Inpdap di Palermo a soggetti in realtà deceduti è stata sinora quantificata in oltre 1,3 milioni di euro.

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