“Termini Imerese turistica, non cimitero industriale”. Petizione on line del M5S

Comunicato Stampa

Su change.org i portavoce in consiglio comunale Sinatra e Salemi insieme al locale meet-up coinvolgono la cittadinanza: “Anche la centrale Enel sta chiudendo, i termitani abbiano voce in capitolo sul rilancio turistico della propria città”

“Termini Imerese turistica, non cimitero industriale”, è questa la petizione on line lanciata in queste ore dal Movimento 5 Stelle di Termini Imerese con in testa i due portavoce al civico consesso Manuela Sinatra e Luca Salemi. “Termini Imerese – si legge nella petizione https://www.change.org/p/petizione-termini-imerese-turistica-non-cimitero-industriale – in questi anni, è stata travolta da una fortissima crisi economica e occupazionale dovuta, in gran parte, alla chiusura dello stabilimento Fiat e dell’indotto ad esso connesso.
In passato Termini Imerese ha guardato all’area industriale, e alla FIAT in particolar modo, come unica fonte di sviluppo; il resto del territorio e delle sue preziose risorse avrebbe potuto, quindi, essere del tutto abbandonato. Il contatto con la società civile e con gli operatori locali ha evidenziato come ormai la stessa cittadinanza consideri chiusa l’epoca in cui la FIAT e l’industria erano considerate le uniche risorse del territorio a Termini Imerese. La crisi economica che ha investito il territorio ha portato con sè conseguenze devastanti: da anni, ormai, centinaia di persone si trovano in cassa integrazione, in attesa che avvenga quel rilancio industriale ed economico di cui tanto si è parlato ma del quale non c’è, ad oggi, alcuna traccia. Ciò ha indotto gran parte dei cittadini termitani a rivedere la propria idea di sviluppo economico legato al territorio, il quale non può più essere strettamente legato all’industria, che è ormai morta, dovendo necessariamente trarre linfa vitale dalle preziose risorse naturali e architettoniche che il territorio possiede: mare, litorale, beni culturali, terme. Nelle ultime settimane, inoltre, è stata palesata da Enel l’inefficienza, sotto un profilo economico e tecnico, della centrale termoelettrica di Termini Imerese, la quale, a ragion veduta, è stata inserita nel gruppo delle 23 centrali italiane che si avviano alla chiusura. La stessa centrale che più volte è stata elevata a simbolo di un territorio ad alta vocazione industriale. Peccato che si tratti di un territorio che si affaccia sul mare e che si estende su una costa lunga ben 8 km, la quale appare ad oggi devastata a causa delle ingenti quantità di cemento e acciaio riversate sulla stessa nel corso di decenni di sfruttamento scellerato”. “Questa petizione – sottolineano dal M5S – ha un unico obiettivo: ridare un’opportunità al territorio termitano, attraverso nuove e diverse occasioni di sviluppo che prevedano il pieno coinvolgimento della comunità e che restituiscano ai cittadini le redini del proprio destino”.

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