Termini Imerese, rivolta contro la chiusura della sede Inail

Sindacati contro il piano di riassetto e di riorganizzazione nazionale dell’Inail che prevede la soppressione della sede Inail di Termini Imerese. La decisione di sopprimere  la sede di Termini  è stata  comunicata ieri dalla direzione dell’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ai componenti del comitato consultivo provinciale di Palermo. Immediata la reazione di Cgil, Cisl e Uil e dei sindacati di categoria della funzione pubblica Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.

“Ancora una volta i criteri che guidano le scelte operate all’insegna dei tagli alla pubblica amministrazione colpiscono i lavoratori e i cittadini. Riteniamo questa chiusura una scelta inaccettabile dicono i segretari di Cgil, Cisl e Uil –  in quanto la sede di Termini copre un territorio che va ben oltre il comune, gestendo l’utenza di tutti i comuni delle alte e basse Madonie”.

“Il disagio che i lavoratori subirebbero sarebbe enorme proprio quando l’attenzione ai danni da lavoro, anche legati alla sicurezza, dovrebbe essere massima – aggiunge il sindacato –  In più, i risparmi ottenuti non possono tradursi in maggiori costi per un’utenza che sarebbe così costretta a enormi spostamenti per usufruire delle prestazioni e delle cure”.

Cgil, Cisl e Uil assieme a Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uila-Pa contestano la scelta, che non tiene  conto dei bisogni dei cittadini,  e sono pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per opporsi alla chiusura di un importantissimo presidio di servizio per la collettività. “Le soluzioni ai costi della pubblica amministrazione vanno trovate in una logica che continui a garantire servizi al cittadino e mai in quella che guarda ai numeri e non alle persone”.

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