Insieme per il rilancio edile e insieme strutturale e turistico di Termini imerese. Si riuniscono le sigle sindacali di categoria Filca Cisl e Feneal Uil, per ricercare insieme alle istituzioni cittadine e i vertici di Confindustria Palermo le soluzioni più immediate e remunerative per puntare al nuovo slancio di un’area industriale da troppo tempo esposta in prima fila alla crisi economica.
“Il rilancio di un area cittadina non può che partire proprio dall’edilizia – afferma il segretario generale della Filca Cisl Palermo-Trapani, Antonino Cirivello -. Con i termini inseriti nell’accordo quadro di programma, che prevede investimenti per 150 milioni di euro, più altri 70 milioni per la realizzazione dell’Interporto, il rilancio di Termini è un dovere da parte di tutti”.
A margine dell’incontro, tenutosi presso il Collegio dei costruttori edili di via Borremans a Palermo, si è discusso dei dati eloquenti di una frizione industriale senza precedenti in Sicilia. Nel solo capoluogo, infatti, si sono registrati in pochi anni oltre 2000 licenziamenti nel bacino, con una riduzione dell’80% delle gare d’appalto dal 2008.
Un rilancio, quello di Termini Imerese, che passa dalla revisione infrastrutturale di tutto il Comune, in modo tale da recuperare quella che fino a cinque anni fa era la principale forza lavoro dell’intera area, lo stabilimento Fiat con i suoi oltre 2000 operai.
“Registriamo molto favorevolmente questa presa di posizione nei confronti di Termini da parte delle sigle sindacali – riferisce il sindaco Salvatore Burrafato -. E’ necessario spendersi per realizzare infrastrutture che possano attirare nuovi investitori e dunque anche rilanciare l’interesse di Fiat per il nostro stabilimento. In città mancano infrastrutture essenziali come rete gas e luce, banda larga, collegamenti per il trasporto. Senza questi non può esserci rilancio”.
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