Termini Imerese. Il primo oro dell’Italia ai Giochi del Mediterraneo a Salvatore Purpura

Il primo oro dell’Italia ai Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia Pescara 2015 (svoltisi dal 28 agosto al 6 settembre) arriva dal Beach Wrestling e dal termitano Salvatore Purpura, 27 anni, che ha ottenuto il primo posto nella categoria dei 90 kg. Purpura, allenato Club Atletico Sportivo Termini Imerese, è salito sul gradino più alto del podio senza bisogno di disputare l’ultimo incontro in finale poiché Il primo oro dell’Italia ai Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia Pescara 2015 (svoltisi dal 28 agosto al 6 settembre) arriva dal Beach Wrestling e dal termitano Salvatore Purpura, 27 anni, che ha ottenuto il primo posto nella categoria dei 90 kg. Purpura, allenato Club Atletico Sportivo Termini Imerese, è salito sul gradino più alto del podio senza bisogno di disputare l’ultimo incontro in finale poiché il suo avversario, il greco Timofei Xenidis, ha contratto un infortunio al polso che lo ha costretto all’abbandono accontentandosi alla medaglia d’argento. Bronzo per l’egiziano Moustafa. Insieme a Purpura altri cinque atleti (Gianluca Coco, Annarita Losito, Vincenzo Chiara – pure lui di Termini Imerese -, Mariano Serreli e Majcol Vinante) hanno fatto parte della squadra italiana di Beach Wrestling. «È la prima volta che combatto sulla sabbia – ha detto Purpura –, ho sempre combattuto sul tappeto. Sulla sabbia è molto differente poiché il tappeto offre maggiore stabilità e l’incontro è molto più tecnico. Comunque, avendo vinto l’oro, non posso dire di trovarmi male anche sulla sabbia». Per arrivare in finale Purpura ha dovuto affrontare anche il compagno di squadra Majcol Vinante, battuto per 3 a 0. Purpura fa lotta da quando aveva 10 anni e nella categoria degli 86 kg è vice campione italiano.

Un altro termitano ha primeggiato ai Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia Pescara 2015. SI tratta di Vincenzo Chiara, 22 anni del gruppo sportivo Lotta Termini Imerese, che ha vinto l’argento nella categoria degli 80 kg. In semifinale, Vincenzo ha battuto lo sloveno Timotej per 4 a 0 ma in finale ha dovuto cedere contro l’avversario algerino Billel Hadri da cui è stato battuto per 2-3. Chiara, lo scorso anno, è diventato vice campione italiano della categoria. «Le gare sulla sabbia sono state una piacevole scoperta per me – ha detto -. Sono molto diverse da quelle sul tatami anche il regolamento é diverso. La medaglia d’argento mi sta un po’ stretta pensavo di avere vinto ma il verdetto mi è stato sfavorevole. Peccato».

Purpura e’ quello a sx e Chiara a Dxil suo avversario, il greco Timofei Xenidis, ha contratto un infortunio al polso che lo ha costretto all’abbandono accontentandosi alla medaglia d’argento. Bronzo per l’egiziano Moustafa. Insieme a Purpura altri cinque atleti (Gianluca Coco, Annarita Losito, Vincenzo Chiara – pure lui di Termini Imerese -, Mariano Serreli e Majcol Vinante) hanno fatto parte della squadra italiana di Beach Wrestling. «È la prima volta che combatto sulla sabbia – ha detto Purpura –, ho sempre combattuto sul tappeto. Sulla sabbia è molto differente poiché il tappeto offre maggiore stabilità e l’incontro è molto più tecnico. Comunque, avendo vinto l’oro, non posso dire di trovarmi male anche sulla sabbia». Per arrivare in finale Purpura ha dovuto affrontare anche il compagno di squadra Majcol Vinante, battuto per 3 a 0. Purpura fa lotta da quando aveva 10 anni e nella categoria degli 86 kg è vice campione italiano.

Un altro termitano ha primeggiato ai Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia Pescara 2015. SI tratta di Vincenzo Chiara, 22 anni del gruppo sportivo Lotta Termini Imerese, che ha vinto l’argento nella categoria degli 80 kg. In semifinale, Vincenzo ha battuto lo sloveno Timotej per 4 a 0 ma in finale ha dovuto cedere contro l’avversario algerino Billel Hadri da cui è stato battuto per 2-3. Chiara, lo scorso anno, è diventato vice campione italiano della categoria. «Le gare sulla sabbia sono state una piacevole scoperta per me – ha detto -. Sono molto diverse da quelle sul tatami anche il regolamento é diverso. La medaglia d’argento mi sta un po’ stretta pensavo di avere vinto ma il verdetto mi è stato sfavorevole. Peccato».

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