Simone Campedelli colora di «orange» la Targa Florio e in una giornata da incorniciare spezza un incantesimo, scegliendo la Sicilia come trampolino di lancio per l’assalto al titolo italiano. Secondo nelle due precedenti prove del campionato (Ciocco e Sanremo) e fuori un anno fa sulle strade delle Madonie, mentre era in lotta per il successo con Nucita e Andreucci, il trentaduenne pilota di Cesena ha iscritto per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della corsa automobilistica più antica del mondo trionfando con la vicentina Tania Canton sulla Ford Fiesta ST, gommata Pirelli, che venerdì sera aveva chiuso la prima tappa in seconda posizione. Ieri, però, Campedelli ha sferrato l’attacco decisivo dopo 14 prove speciali serratissime e al termine di un’intera giornata di corsa, dalle 7 alle 20,50, quando la vettura dei vincitori s’è presentata al Belvedere di Termini per ricevere l’abbraccio di un pubblico straripante.
Un successo voluto, cercato, ma favorito anche da un colpo di scena verificatosi nella PS 12, il secondo passaggio della Scillato-Polizzi, quando un problema elettrico ha frenato la marcia della Citroen C3 di Luca Rossetti ed Eleonora Mori, che si trovavano in testa seppur con soli 2″7 di vantaggio su Campedelli-Canton. Stagione stregata perii pilota di Pordenone che nella parte iniziale e centrale della Targa Florio aveva pregustato il primo successo stagionale, il terzo in Sicilia dopo gli exploit del 2008 e 2009. Invece è stato il giorno di Simone Campedelli, il talentuoso driver della M-Sport-Orangel Racing, da ieri nuovo leader del campionato nazionale rally e che un «tricolore» insegue dal 2007, quando il romagnolo conquistò il Trofeo Rally Terra. A qualche anno prima, esattamente al 1996, risaliva l’ultima vittoria di una Ford alla Targa: erano i tempi dell’invincibile Bcort Cosworth e del mitico Gianfranco Cunico.
Cresciuto a pane e motori (il padre era il proprietario della storica Rubicone Corse e noleggiò una Citroen C2 per fare debutcare Simone), Campedelli già a 9 anni correva con
le minimoto. Poi con le quattro ruote è diventato un punto di riferimento nel panorama rallystico, fino a prendere parte a diverse prove del Mondiale (Sardegna, Cipro, Grecia, Irlanda). Un predestinato che ha ritrovato il gusto del successo grazie anche al Projet Team di Agrigento, la scuderia presieduta da Luigi Bruccoleri che gli ha fatto da supporto tecnico, portando cosi sul gradino più alto del podio anche un po’ di Sicilia. «Dispiace per Luca – ha detto all’arrivo Campedelli – ma ci abbiamo sempre creduto e non abbiamo mai mollato, rimanendo concentrati. Inseguivo da tempo una vittoria alla Targa, una corsa mitica, davanti a questo pubblico esaltante e appassionato».
La Targa Florio numero 103 ha regalato incertezza, qualche brivido e anche tanto equilibrio. Alla fine soltanto 12″7 – dopo 558,56 kmtotali,di cui 151,35 cronometrati – hanno diviso i primi tre della classifica, con Rossetti e Crugnola primi in 6 speciali ciascuno e Campedelli in 5. Appassionante lo sprint decisivo per la seconda posizione: Il varesino Andrea Crugnola, in coppia con Pietro Elia Ometto sulla Volkswagen Polo, è stato autore di una straordinaria seconda giornata, ritrovando il feeling con la vettura e aggredendo le curve con lucida cattiveria, ma Rossetti ha resistito con i denti e s’è guadagnato la piazza d’onore con un solo secondo di vantaggio.
Fuori dal podio l’ex leader tricolore Giandomenico Basso, con Lorenzo Granai sulla Skoda Fabia, che ha faticato a trovare il ritmo ed ha «toccato» col posteriore sulla Cerda-Caltavuturo, finendo quarto e deluso: «Ho perso fiducia, non ho guidato come volevo, unagara da dimenticare». Albertini-Fappani (Skoda Fabia) hanno chiuso la top-5, mentre i palermitani Alessio Profeta e Sergio Raccuia (Skoda Fabia) sono risaliti al decimo posto, dopo essere stati frenati da un problema all’idroguida, primo equipaggio siciliano.
Totò Riolo insieme a Gianfranco Rappa, sulla Subaru Legacy ha messo il sigillo sulla Targa Florio Historic Rally. Per l’esperto pilota cerdese, portacolori della CST Sport, si tratta del quarto successo tra le storiche, vittoria che lo lancia in testa al campionato italiano. Dietro la coppia siciliana, che ha vinto 12 delle 14 prove speciali, si sono piazzati Fullone-Gargano,
sulla Bmw 2022 e Lombardo-Merendino su Porsche Carrera Rs. Angelucci e Lo Neri su Skoda Fabia primi del campionato di zona. Alle loro spalle Galipò-Pintaudi e Mirabile-Calderone. Nelle prove di Regolarità a Media successo per la coppia Vellano-Feudale su Audi 80 Quattro davanti a La Mantia-Messina e Marcattilj-Giammarino.
Ottimo 18mo piazzamento nella massima categoria per il duo termitano Indovina-Vallelunga che vincono anche 2 trofei per la categoria N. Un riconoscimento importante in una gara così dura nel regionale anche per il duo Misita-Rizzo.







