Il mercato della casa crolla: la crisi mette a repentaglio quello che è stato sempre considerato come un porto sicuro, cioè l’immobiliare. Ma quando la debacle del “mattone” diventa più profonda, come rivela l’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, a Gangi è stata trovata una ricetta anticrisi: le case vengono regalate.
A Gangi, unica municipalità siciliana entrata a far parte dei comuni Gioielli d’Italia, negli ultimi mesi è stato un boom delle cessioni immobiliari, grazie all’iniziativa, messa in campo dall’amministrazione comunale, di regalare le vecchie abitazioni del centro storico. “Con l’iniziativa di cedere gratuitamente immobili vetusti da ristrutturare e utilizzare per finalità turistico-ricettive o abitative – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – l’ente pubblico fa da tramite: acquisisce la disponibilità dei cittadini a cedere gratuitamente gli immobili, abitazioni del centro storico cadenti che avrebbero messo a rischio l’incolumità pubblica per poi metterli a disposizione di chi fa pervenire richiesta ai nostri uffici. A occuparsi della transazione è un’agenzia immobiliare locale. Chi viene scelto avrà l’obbligo, pena la decadenza, di stipulare l’atto pubblico di acquisto della casa sostenendo solo le spese del rogito notarile e d’ufficio e procedere alla ristrutturazione e al recupero entro due anni”.
L’iniziativa ha avuto un enorme successo perché con le case cedute a titolo gratuito si è innescato un meccanismo che ha incrementato anche il mercato immobiliare con l’acquisto di altri vecchi fabbricati non inseriti nel circuito“houses for free”. Negli ultimi mesi sono state circa 50 le abitazione cedute gratuitamente o vendute a prezzi modici. In queste settimane, per soddisfare la crescente richiesta e individuare nuovi immobili, l’assessore Giuseppe Pane, con delega alla cessione delle case gratuitamente, dopo una ricognizione ha inviato una lettera ai proprietari di case vuote o in cattive condizioni chiedendo la disponibilità a cederle (sempre gratuitamente) a privati o società.
“Recentemente i nostri uffici – ha detto l’assessore Pane – hanno censito, nel centro storico, 160 abitazioni disabitate, abbandonate, a volte anche pericolanti con il rischio di provocare danni a terzi. Con la lettera invitiamo i proprietari a liberarsene”.