E’ di cinque distributori di carburante sequestrati, quindici persone denunciate, sedici multe a titolari di pompe di benzina per un quarto di milione di euro il bilancio di una vasta operazione della Guardia di finanza di Palermo nell’ambito di un servizio di contrasto delle truffe e del mercato nero. La Guardia di finanza è intervenuta dopo le numerose segnalazioni di automobilisti e operatori del settore a Palermo, Termini Imerese, Bagheria, Partinico, Cefalu’ e Corleone. Controllati 51 impianti di distribuzione, soprattutto per la verifica degli adempimenti contabili e amministrativi. In un solo impianto, a marzo del 2011 il distributore aveva venduto in nero oltre 55.000 litri di gasolio per 65mila euro di ricavi. Denunciati anche i clienti che sono accusati di ricettazione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. In un momento in cui il caro gasolio ha raggiunto ormai prezzi stellari, due pregiudicati palermitani avevano dunque creato una pompa di benzina low cost vendendo il gasolio a 1,10 euro al litro. L’impianto era a Carini, era del tutto fantasma, ovvero abusivo, la Guardia di finanza è arrivata a scoprirlo insospettita anche dalle lunghe code di auto al distributore. Due finanzieri, fingendosi privati automobilisti, si sono presentati alla pompa di benzina abusiva e hanno avuto la conferma che si trattava di un punto di distribuzione privo di certificazioni antincendio e della licenza di esercizio, che erogava gasolio a privati e autotrasportatori applicando prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato, 1,10 euro al litro. La colonnina di erogazione era azionata a distanza da un sofisticato meccanismo elettronico che, collegato ad alcune pompe idrauliche, consentiva di attingere gasolio da cisterne nascoste in container o autocarri parcheggiati nel piazzale dell’area.
Scoperto un distributore abusivo erogava gasolio a prezzi stracciati
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