Scommesse illegali online, sequestrata 1 sala giochi e 24 postazioni

A seguito di mirata attività di intelligence, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo hanno portato a segno negli ultimi giorni nuovi interventi nei confronti di soggetti operanti nel settore delle scommesse e dei giochi illeciti.Un primo intervento è stato eseguito dai militari della Compagnia di Termini Imerese in una sala giochi nel comune di Caccamo (PA) per verificare la corretta applicazione della normativa in materia di scommesse sugli eventi sportivi.L’attività ispettiva ha permesso di appurare che il gestore del centro esercitava l’attività di raccolta scommesse su eventi sportivi attraverso un sito estero riconducibile ad una società straniera non autorizzata dall’Azienda Autonoma dei Monopoli di Stato ad operare in Italia e priva della licenza di pubblica sicurezza.

All’atto dell’accesso, i militari hanno identificato 3 scommettitori che, a richiesta, hanno esibito i pro-memoria delle giocate che, da una speditiva verifica, sono risultati essere stati emessi proprio attraverso il suddetto sito. Ulteriori ricerche hanno permesso di rinvenire all’interno del locale altri bollettini e quote di allibramento con l’intestazione del bookmaker non autorizzato. I finanzieri hanno pertanto denunciato il gestore della sala scommesse alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese per violazione degli artt. 4 della Legge n. 401/1989 e art. 88 del TULP e provveduto al sequestro di 10 postazioni telematiche complete (monitor, processore, tastiera, mouse) e una stampante termica del valore complessivo di oltre 4 mila euro.

Un secondo intervento è stato portato a termine in località Villabate (PA) dai finanzieri in forza al Gruppo di Palermo.Anche in questo caso il meccanismo accertato era lo stesso: la raccolta abusiva delle scommesse, accertata dalla numerosa documentazione rinvenuta all’interno del locale comprovante le giocate effettuate, avveniva tramite un bookmaker straniero non autorizzato.Tutta l’attrezzatura rinvenuta, 14 personal computers e 5 stampanti, è stata sottoposta a sequestro mentre il titolare del centro commerciale è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo.

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