Eccellenza, mi permetto inviarLe questa lettera per rappresentarLe uno stato d’animo,un dolore vero ed una delusione grande per la scomparsa dei tre giovani caduti in Afghanistan, come Lei sa, lunedì scorso, si chiamavano Francesco Currò, Luca Valente e Francesco Messineo, quest’ultimo un ragazzo per bene appartenente,come lo scrivente, alla Comunità termitana.
Questi tre giovani italiani sono deceduti in un incidente stradale mentre si recavano a prestare soccorso altrui, altri tre nostri militari sono morti a settembre per cause accidentali simili e poi un altro ancora per crisi cardiaca.
Eccellenza, la delusione grande a cui facevo sopra riferimento è riconducibile a domande forti che sono assolutamente certo, tantissimi nostri connazionali si sono poste assistendo direttamente con autentica partecipazione emotiva nelle chiese delle rispettive città o indirettamente attraverso servizi televisivi, al loro ultimo viaggio; ebbene come mai a questi nostri giovani non si è reso l’onore dovuto con funerali di Stato? Si può trovare una qualche differenza tra i colleghi caduti per mano dei terroristi talebani in scontri a fuoco e il loro massimo sacrificio accaduto per motivi accidentali? Può un regolamento militare,una direttiva ministeriale o altro ancora (a cui sicuramente le Autorità Militari preposte a questi tristi adempimenti protocollari hanno corrisposto) impedire un atto dovuto per chi indossa con orgoglio e onore una uniforme che rappresenta il nostro Paese?
Non ho particolare interesse a trovare in me stesso risposte di carattere sociologico ai quesiti sopra posti,nè cerco facili visibilità mediatiche,non si scherza con questi argomenti che dovrebbero essere alla base di ogni forma di civile convivenza democratica; con queste motivazioni ho trovato la forza d’animo di inviarLe una lettera aperta a cui il Suo alto ufficio sono certo che non si sottrarrà dal trovare risposte giuste in memoria dei nostri giovani caduti per la pace, per le loro famiglie, per tanti italiani e per l’Italia.
Cortesi saluti fto Mario Sacco