Fonti interne all’amministrazione comunale di Termini Imerese ci hanno reso una notizia di assoluta certezza e in anteprima: sul palco dell’edizione 2011 del Carnevale Termitano, il martedì 8 marzo in piazza duomo, si esibiranno per la prima volta gli artisti siciliani che hanno fatto delle calde ritmiche ska e delle liriche classiche della tradizione popolare siciliana il loro cavallo di battaglia.
Trombettista, compositore ed arrangiatore, comincia a suonare il pianoforte da piccolissimo, ed approda alla tromba all’età di 10 anni, quando si unisce alla banda del suo paese. A 13 anni è già il primo trombettista della banda e comincia a suonare con alcuni gruppi di jazz tradizionale siciliano, iniziando ad esibirsi nei locali jazz più famosi d’Italia. A partire dal 1990 intraprende diversi viaggi in Sud America, Canarie e Senegal, continuando a formare e sviluppare le sue influenze musicali. Una volta tornato in Italia comincia un lungo viaggio attraverso la musica che lo porta e lo porterà ad una serie infinita di collaborazioni e tour senza sosta in tutto il mondo. Al momento Roy Paci è coinvolto in progetti musicali, cinematografici, televisivi e benefici, come ad esempio la campagna di Amnesty International contro la violenza sulle donne, il progetto Emergency per i bambini e la superband dei Rezophonic, che con AMREF si prefigge lo scopo di portare acqua nella regione del Kaijido, in Africa. Ad oggi sono stati costruiti 4 pozzi grazie al supporto di Roy.
Dopo le prime esperienze con alcuni gruppi jazz siciliani, nel 1990 si trasferisce in Sud America dove suona con la Big Band di Stato Argentina, con gruppi di cumbia uruguayana e musica popolar do Brasil, esibendosi al fianco di Selma Reis. A Montevideo forma il T-Rio Blanco con Jorge Accaraz e Angel Varela. Successivamente, fa tappa in Senegal, dove suona con il gruppo di makossa di Papa Matelot Sabow.
Rientrato in Italia, fa il suo ingresso nella scena pop alternativa suonando per qualche anno con la formazione ska dei Persiana Jones. Nello stesso anno, con altri musicisti siciliani fonda i Qbeta e incontra uno dei gruppi italiani più importanti dell’epoca, i Mau Mau. Ed è sempre con un membro dei Mau Mau, l’amico Fabio Barovero, che Roy Paci dà il via al suo progetto forse più struggente: la Banda Ionica, che raccoglie le marce funebri più popolari del Sud Italia. Un lavoro di accurata ricerca unico nel suo genere che riscuote forti consensi. Il secondo cd Matri Mia (2001), che vanta ospiti come Vinicio Capossela, Arthur H, Joe dei La Crus, entra addirittura nella top ten dei migliori dischi di world music europea. Nel 1998, con i tre membri della band romana Gronge Roy Paci costituisce il suo primo gruppo jazz-core, gli ZU. Il quartetto pubblica due dischi e va in tour in tutta l’Europa. L’anno seguente Roy incontra Manu Chao, con il quale registra il fortunato Proxima Estacion… Esperanza e che accompagnerà in numerose date del trionfale tour mondiale di Radio Bemba: tra queste, anche il concerto svoltosi in occasione del famigerato G8 di Genova. La fratellanza spagnola prosegue con i Macaco, capitanati da Dani El Mono Loco, con i quali Roy incide Rumbo Submarino. Quella che è probabilmente la sua band a oggi più famosa nasce l’anno successivo: Roy Paci & Aretuska, progetto solista in cui Roy si circonda di giovani talenti siciliani. Il primo disco Baciamo Le Mani esce nel 2001 come potentissima fusione di rock’n’steady, ska, soul, funk e melodie mediterranee, impreziosita dalle voci di artisti come Bunna degli Africa Unite, Meg dei 99 Posse e Dani dei Macaco.
Nel 2003 è proprio Etnagigante, etichetta discografica che Roy ha nel frattempo fondato, a produrre il secondo album Tuttapposto (Etnagigante /V2), che spazia tra ritmi calypso, rocksteady, swing e caraibici, canzoni nuove e riarrangiamenti di classici della tradizione siciliana. Di nuovo, collaborazioni di spicco: il grande Tony Scott, Cristina Zavalloni, Grazia Negro, Chicco Montefiori. Altro disco, altro lungo tour nei principali Paesi Europei. Roy Paci è inarrestabile: i riconoscimenti si moltiplicano, come il prestigioso premio Carosone del 2003, e anche le collaborazioni illustri: tra le altre, con gli olandesi The Ex Orchestra e il trio Trionacria. Nel 2004, la terza dimensione musicale di Roy Paci prende vita nel progetto Corleone, un viaggio alla riscoperta del retroterra siciliano attraverso gli occhi e le orecchie del jazz, ma non solo, accompagnato da una formazione di musicisti eccentrici di indiscutibile valore e accomunati dalla voglia di rinnovare suoni e orizzonti. Il risultato è Wei-Wu-Wei, primo lavoro al quale partecipa niente meno che Mike Patton. Il nuovo anno fa capolino e pure il nuovo album di Roy Paci & Aretuska, Parola D’Onore, terza parte dell’ideale Trinacria musicale del gruppo. Un album superreggaestereomambo che mostra sempre più chiaramente le influenze di tanto girovagare per il globo: tra gli altri apportano suoni e parole Diego Cugia e Seeed. La release è accolta con entusiasmo da critica e pubblico, che affolla le numerose date live in giro per club, piazze e festival. Vale la pena ricordare la prima apparizione di Roy Paci & Aretuska in Inghilterra, al Womad Reading Festival, dove la band suona di fronte a oltre 10.000 persone.
Altri due progetti di assoluto valore prendono le mosse nel 2006: TEZ – Il Terrone, l’Ebreo e Lo Zingaro e Ananga Ranga. Il Terrone è ovviamente Roy Paci, l’Ebreo è Frank London, eclettico musicista kletzmer, e lo Zingaro è Boban Markovic con la sua Orkestar, per questo coinvolgente progetto in cui la tradizione siciliana incontra melodie ebraiche e sonorità balcaniche. Ananga Ranga, nato come evento esclusivo di Lugo Contemporanea e replicato a furor di popolo, mette in musica improvvisata e sperimentata e animazioni visive un classico della letteratura erotica matrimoniale indiana.
Nel frattempo Roy Paci & Aretuska continuano a esibirsi in Italia, Spagna (Sevilla Festival), Ungheria (Sziget Festival) e Belgio (Fiesta Mundial). Poi, nel giugno 2007, dopo tre album, Roy Paci & Aretuska ultimano SUONOGLOBAL, un disco in cui Roy raccoglie quanto seminato negli anni in qualità di trombettista, collaboratore e arrangiatore. SuoNoGlobal vanta infatti ben 5 duetti (la trascinante Toda Joia Toda Beleza con Manu Chao, E’ Meglio La Vecchiaia con Erriquez della Bandabardò, Giramundo con Pau dei Negrita, Tango Mambo Jambo con i Cor Veleno, Siente Ammè con Raiz) e addirittura una canzone a tre, Mezzogiorno di Fuoco, che vede la partecipazione di due artisti amatissimi in Italia: Caparezza e i Sud Sound System. L’album professa la sua missione fin dal titolo: confondere e mischiare suoni, idiomi, differenti mondi e musicalità. Il suono non ha nazione né religione, è NO Global. Il singolo Toda Joia Toda Beleza diventa la colonna sonora dell’estate e apre a Roy e compagni le porte della grande notorietà. Il gruppo partecipa quindi come ospite al Festivalbar all’Arena di Verona e parte per un trionfale tour in Italia e all’estero. A celebrazione del 10° anniversario del progetto Roy Paci & Aretuska, nel novembre 2008 esce BESTiario siciliano, una raccolta di tutti i più grandi successi della band più tre brani inediti: Defendemos la Alegrìa, sigla finale della trasmissione Zelig 2008, Cambierò, scritto dalla coppia Paci-Pacifico, e Slum Shock, realizzato ispirandosi all’intensa esperienza live di Mumbai (India) del dicembre 2007..
Parallelamente, Roy continua a dedicarsi a progetti speciali come Mondo Cane Orchestra, ambizioso omaggio alla canzone italiana degli anni ’50 e ’60 che ripropone i grandi successi del tempo riarrangiati per voce, complesso, piccolo coro e orchestra, frutto della collaborazione con un personaggio altrettanto eclettico, Mike Patton. E non dimentica l’amore per le bande e la musica popolare, partecipando in qualità di direttore artistico a svariati eventi promossi da Enti Locali ma anche dal M.E.I. di Faenza (Meeting delle Etichette Indipendenti), e le sonorità contaminate e d’avanguardia, curando la rassegna M. A. O. (Magnolia Avant-garde Organization) che ospita al Circolo Magnolia di Milano le migliori proposte della scena alternativa sperimentale italiana.
Nella sua incredibile carriera, lunga più di 25 anni, Roy Paci ha suonato, scritto, arrangiato, collaborato con artisti italiani come Negrita, Vinicio Capossela, Piero Pelù, Samuele Bersani, Luca Barbarossa, Teresa De Sio, Giorgio Conte, Nicola Arigliano, Cesare Basile, 99 Posse, Bluebeaters, Mau Mau , Subsonica,Frankie HI-NRG Mc, Carlo Actis Dato, e stranieri quali Manu Chao, Eric Mingus,Sean Bergin, Ned Rothemberg, John Edwards, Amy Denio, Han Bennink, Walter Weibous, Flying Luttembachers, New York Ska Jazz Ensemble, Zap Mama, Trilok Gurtu, Tony Levin, Macaco, Gogol Bordello, Mike Patton… Lo stesso Roy stima di aver preso parte, fino ad oggi, a circa 400 progetti discografici della più svariata natura.
A quasi tre anni di distanza dal suo ultimo lavoro, è uscito a maggio 2010 Latinista (Etnagigante Ingegni/Universal). Anticipato dal singolo Bonjour Bahia, LATINISTA è un nuovo capitolo del progetto Roy Paci & Aretuska che, dopo 10 anni di intensa attività live, conferma la maturità artistica del cantante e trombettista, ampliando ulteriormente il suo immaginario musicale e creativo. Latinista è, come afferma Roy Paci, un modo adamantino e vibrante di partorire ogni singolo brano, concepito nel luogo ove lo stimolo creativo si è innescato. L’album incarna flussi musicali all’apice della sinestesia in forma pura. La preclarità assoluta di tutti i miei scritti musicali. L’hapax definitivo e liberatorio della mia musica a 360 gradi. Latinista è stato preprodotto in Brasile, a Morro de São Paulo, e registrato a Lecce, negli studi di Roy Paci. I brani dell’album sono stati scritti da Roy Paci, con la collaborazione di alcuni artisti tra i quali Lorenzo Jovanotti (Bonjour Bahia) e CapaRezza (NoStress). Ospite anche Eugene Hutz dei Gogol Bordello nel brano Il Segreto. Dopo aver entusiasmato le piazze più importanti della Penisola e non solo, il Latinista Mundo Tour 2010 di Roy Paci & Aretuska si è appena concluso con una trionfale trasferta statunitense (nei locali storici di New York e Los Angeles) che ha regalato al gruppo ottimi consensi di pubblico e critica.