Invitalia e Blutec, azienda specializzata nella produzione di componentistica per il settore automotive, hanno firmato un Contratto di Sviluppo per riconvertire e riqualificare il polo industriale di Termini Imerese.
L’accordo è stato siglato a Roma da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, e Cosimo Di Cursi, amministratore unico di Blutec. L’investimento complessivo è di 95,8 milioni di euro, di cui 71 concessi da Invitalia (67 milioni sotto forma di finanziamento agevolato e 4 milioni come contributo in conto impianti).
Nell’area degli stabilimenti Fiat sorgerà un nuovo sito produttivo per la fabbricazione di componenti automotive. Rilevante l’impatto occupazionale: il progetto prevede l’assunzione progressiva di 400 ex addetti Fiat, 250 entro il 2016 e 150 entro il 2017. Con un successivo investimento, dedicato all’allestimento di vetture ibride ed elettriche, è prevista l’assunzione di ulteriori 300 addetti entro il 2018.
In meno di tre anni, quindi, saranno riassorbiti tutti i 700 ex lavoratori Fiat attualmente in cassa integrazione. “Con la firma di oggi – afferma Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia – finalmente scriviamo una pagina positiva di un libro iniziato molti anni fa, nel quale purtroppo erano finora prevalse le difficoltà e le problematiche. Termini Imerese è un luogo tra i più evocativi del Mezzogiorno. Un tempo sinonimo di sviluppo e occupazione, poi di abbandono e recessione”.
“Con questo investimento – prosegue Arcuri – ritorna a essere un’area dove si producono beni, dove c’è occupazione e reddito. E non, come pure era sembrato, un luogo destinato a un inesorabile declino. Sia pure in ritardo rispetto agli auspici più ottimistici, e qualche volta malgrado le difficoltà che sembravano insormontabili, Invitalia ha svolto la sua funzione di Agenzia per lo sviluppo e ha restituito a Termini Imerese il ruolo che merita nel panorama produttivo nazionale”.