Previsto sit-in di protesta domenica 24 a due anni dalla chiusura dello stabilimento

Entro la prossima settimana si dovrebbe risolvere la problematica legata alla cassa integrazione per gli operai delle aziende dell’indotto Fiat e dei servizi. Secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, infatti, è previsto un incontro nella sede dell’ufficio provinciale del Lavoro di Palermo, per definire l’accordo a tutela dei 400 lavoratori che potranno usufruire di sei mesi di cassa integrazione a partire dal gennaio 2014. La notizia, tuttavia, non rassicura i lavoratori, alcuni dei quali si sono riuniti ieri in un’assemblea promossa dalla Fiom di Termini Imerese. “Ci auguriamo che entro la prossima settimana tutte le parti interessate provvedano al rinnovo della cassa integrazione – ha affermato il segretario della Fiom Roberto Mastrosimone, nel corso dell’affollata assemblea svoltasi nell’aula consiliare del comune di Termini Imerese -. Il tempo stringe, gli ammortizzatori sociali per questi lavoratori stanno per scadere e tutti devono assumersi le proprie responsabilità, compresa la Fiat che non può abbandonare questi lavoratori. Aspettiamo il 27 novembre, dopo quella data, se non arriveranno risposte concrete ai lavoratori partiranno nuove iniziative di protesta”. Intanto, le organizzazioni sindacali della Fim, della Fiom e della Uilm hanno programmato, per domenica mattina, giorno dell’anniversario dei due anni dalla chiusura dello stabilimento Fiat, davanti la sede del Super Cinema di Termini Imerese, in piazza Crispi, un sit-in di protesta in occasione della presentazione del movimento politico “Sicilia, Si!”, “per far sentire la voce dei lavoratori e sollecitare i sindaci a lavorare per risolvere la vertenza e tutelare tutti i posti di lavoro”. Nei prossimi giorni si riuniranno in assemblea i lavoratori della Uilm e quelli della Fim. Intanto, dal ministero nessuna convocazione è pervenuta ai sindacati per discutere sui possibili piani industriali delle aziende che sostituiranno la Fiat nel sito industriale imerese. Ad oggi, tre sarebbero i progetti in fase avanzata: Biogen per la produzione di energia da oli vegetali, Mossi & Ghisolfi nel comparto dei biocarburanti e Landi che produce impianti a gas e gpl. Con queste aziende, potrebbero lavorare, circa 500 addetti.

Laura Ciaciolo

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