Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese potrebbe essere riaperto grazie a un’iniziativa della molisana Dr Motors. L’ipotesi, che sembrava definitivamente accantonata, torna a prendere quota. Il patron dell’azienda di Macchia d’Isernia Massimo Di Risio non smentisce né conferma ma i contatti con il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta sono stati, nelle ultime settimane, frequenti. Certo, è anche vero che nelle scorse settimane lo stabilimento del palermitano è stato visitato da imprenditori austriaci interessati, secondo fonti sindacali, a costruire qui nella piana di Imera ciclomotori. Ma è alla Dr che pensano in tanti. Del resto ancora un paio di mesi fa Dr ha rilanciato presentando il rinnovo dell’accordo con i cinesi di Chery che arriveranno «a Termini Imerese esclusivamente al fianco di Dr» si legge in un comunicato dell’azienda. Lo scorso 22 settembre a Wuhu, Zhou Bi Ren, presidente di Chery International e Massimo Di Risio hanno sottoscritto il rinnovo dell’accordo di partnership industriale che dal 2006 vede legati i due gruppi automotive: la partnership prevede l’apertura del brand italiano ai principali mercati comunitari proprio tra la fine del 2013 e gli inizi del 2014. I tempi coincidono con la fine della cassa integrazione per i 2.200 operai ex Fiat (tra questi sono compresi i 640 esodati che restano in attesa di certezze). I quali puntano su un paio di impegni presi con loro dallo stesso governatore siciliano nel corso di un incontro che si è tenuto a metà dicembre. Al primo punto la cassa integrazione per tutto il 2013: «Il governatore – ha detto Roberto Mastrosimone, della Fiom – ha stilato al termine dell’incontro un documento dove ha assicurato gli ammortizzatori in deroga per tutti i lavoratori dell’indotto per il 2013. Ma ancora il percorso è ancora tutto da fare». per quanto riguarda l’ipotesi Dr Mastrosimone dice: «C’è sempre qualcuno che vuole rispolverare questo progetto: certo meglio questo che il nulla. Anche se abbiamo già visto quali sono le capacità di Di Risio».
Secondo punto è quello del programma di reindustrializzazione. Crocetta ha riferito a lavoratori e sindacati sui risultati dell’incontro avuto all’inizio di dicembre dello scorso anno con il sottosegretario al allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti: il presidente della Regione ha ribadito che si stanno cercando soluzioni per nuovi investimenti su Termini e «il processo potrebbe essere incentivato a partire dal 1 gennaio quando Termini diventerà zona franca» ha spiegato. Ma sulla zona franca i punti da chiarire non sono pochi: «Vogliamo – dice il sindaco di termini Imerese Totò Burrafato – dare attuazione alla norma e per questo avvieremo contatti con il ministero dello Sviluppo economico per definire le modalità di attuazione e la tempistica».
Per Termini Imerese rispunta Di Risio
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