Meno rifiuti nelle discariche, alleggerire i comuni siciliani, economia circolare, questi gli obiettivo di LVS Group

Un investimento di oltre 20 milioni di euro, per un impianto che si occuperà di selezionare degli imballaggi in plastica di tutta la Sicilia, per un quantitativo stimato di 140.000 tonnellate all’anno, LVS Group a Termini Imerese ha inaugurato un nuovo stabilimento.

La LVS Group ha puntato sulla gestione di vari rifiuti, imballaggio e rifiuti di tipo urbano, compresi Ingombranti e Raee, che si è sviluppato ulteriormente e rapidamente, grazie al repentino aumento delle raccolte differenziate negli ultimi 5 anni.

La quantità dei prodotti di Ecorek – LVS Group consentirà di incrementare ulteriormente le altre attività delle aziende del gruppo. LVS Group, infatti, è proprietaria della Rekologistika, che si occupa dell’attività di logistica dell’intero gruppo, dei trasferimenti e delle movimentazioni interne, della Rekoplastik, che è l’azienda di riciclo e della Rekogest, che si occupa di CSS, un Combustibile Solido Secondario prodotto dagli scarti dei rifiuti.

L’impianto ubicato in Contrada Tonnarella nella Zona Industriale di Termini Imerese, in provincia di Palermo, provvederà alla selezione di imballaggi in plastica, per conto dei Consorzi COREPLACoRIPet e CO.N.I.P., rispettando la normativa che mira al principio di prossimità, ovvero, mantenere nella regione un maggior quantitativo di rifiuti, senza trasportarli nelle aziende del nord Italia, riciclarli e, quindi, avere un ritorno dal punto di vista ambientale.       

La struttura garantirà la selezione di tutti gli imballaggi in plastica, che andranno raccolti in Sicilia per un quantitativo annuo di circa 140.000 tonnellate e insiste su una superficie coperta di 4.800 mq e 35.000 mq scoperti adibiti a stoccaggio dei materiali.

Un progetto nato nel 2019 e realizzatosi grazie alla partnership del gruppo Montello e del suo presidente Roberto Sancinelli, punto di riferimento nazionale per quanto riguarda l’economia circolare dei rifiuti.

“Questo splendido impianto rappresenta il primo centro nel mezzogiorno, creato secondo i dettami delle linee guida di COREPLA”, ha dichiarato Fabio Pedone, AD di LVS Group. “Un impianto interconnesso, che segue anche le linee guide di un piano industria 4.0. Siamo orgogliosi prima per aver portato un partner come Montello in Sicilia, dopodiché per aver costruito questo impianto che dà ulteriore sviluppo alla nostra terra. Anche noi sappiamo fare la nostra parte al sud. Siamo capaci e quando abbiamo le risorse e gli aiuti, riusciamo a mettere in campo anche buone iniziative”.

Lungaggini burocratiche per il rilascio delle autorizzazioni (si può aspettare anche 3 o 4 anni), l’emergenza pandemica e il mercato fermo, a causa anche del conflitto tra Ucraina e Russia, hanno allungato i tempi di realizzazione del nuovo impianto di Termini Imerese. Un ritardo che ha influito sull’installazione e produzione di LVS Group.

L’apertura del nuovo impianto di LVS Group rappresenta un’importante opportunità di lavoro per Termini Imerese, con un incremento di circa 60 persone, ma ne beneficeranno anche le altre aziende del gruppo con nuove assunzioni di personale.  

Ad oggi abbiamo sei impianti operativi dislocati nel territorio siciliano. Quattro sulla provincia di Palermo e due sulla provincia di Catania. Abbiamo sposato la politica del riciclo”, ha spiegato Paolo Barrile, di LVS Group. “Su Catania abbiamo già degli impianti dedicati al riciclo, uno del PET e uno dell’HDPE. Sarà sicuramente nostra intenzione ampliare con un altro impianto dedicato sempre al riciclo dei rifiuti che, per noi, sono delle risorse. Sdoganare il discorso del rifiuto, da un problema al rifiuto come risorsa”.

Parafrasando Lavoisier “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, potremmo affermare che anche i rifiuti che produciamo ogni giorno possono essere trasformati in nuovi oggetti o energia. Le nuove tecnologie aiutano questo processo di rigenerazione, ma sarà sempre l’uomo, la sua forza lavoro a far si che tutto questo possa avvenire. Quindi, nuovi impianti come quello di LVS Group possono offrire nuove opportunità professionali.

Francesco Arcara è un giovane ingegnere, responsabile di produzione del nuovo impianto di Termini Imerese. I suoi compiti sono quelli di gestione della produzione, quindi di tutto il ciclo del rifiuto, dall’ingresso fino alla lavorazione all’interno dell’impianto, con la produzione di tutti i prodotti e sottoprodotti che genererà l’impianto e quindi poi l’avvio alle ulteriori fasi del riciclo.

“Le novità di questo impianto è sicuramente la possibilità di ottenere 23 prodotti dalla fase di selezione del rifiuto, una cosa che non si può fare con impianti che non sono di ultima generazione come il nostro”, ha detto Arcara. “Questo è un impianto veramente all’avanguardia che permetterà di rispettare tutti i criteri imposti dalle normative dei consorzi di filiera”.

Lo stabilimento Ecorek di LVS Group prevede due linee di alimentazione. circa 15 sistemi di vagliatura meccanica, 8 di vagliatura aurealica e 20 lettori ottici di ultima generazione oltre 3 presse a fine linea.

“L’importanza di stabilimenti come questo, che hanno dimostrato già da anni sul territorio grande serietà e grande competenza, è assolutamente di fondamentale importanza”, ha affermato Maria Terranova, sindaco di Termini Imerese. “Tra l’altro Termini Imerese si offre molto bene soprattutto a livello infrastrutturale per accogliere impianti di questo tipo, essendo veramente esemplificativi di quello che è il concetto di economia circolare”.

“In agglomerato industriale noi vogliamo e pretendiamo che si continuino a insediarsi aziende che siano pienamente rispettose oltre che chiaramente del territorio, soprattutto di quello che è il concetto di sostenibilità ambientale”, ha continuato il sindaco. “Siamo molto felici che questa azienda continui a investire con un nuovo impianto sul nostro territorio e, soprattutto, con sempre nuova occupazione che sia fortemente in crescita”.

“I costi dell’indifferenziato hanno raggiunto i 327 euro a tonnellata oltre IVA, costi che non possiamo più sostenere, che soprattutto non possono essere sostenuti continuando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini di Termini Imerese”, ha aggiunti Maria Terranova. “Quello che continuiamo a chiedere alla Regione è di sostenerci e di sostenere gli extracosti che, in questo momento, noi paghiamo per trasferire i rifiuti fuori regione, quindi capiamo bene l’importanza che impianti di questo tipo nascano su questo territorio”.

L’impianto inaugurato il 26 luglio è un altro passo avanti per la Sicilia verso l’economia circolare, che può portare benefici al territorio e all’ambiente. Come ha detto Tommaso Castronovo, Responsabile Economia Circolare Legambiente Sicilia, “bisogna assolutamente offrire servizi puntuali, implementare la raccolta differenziata e realizzare quegli impianti per la trasformazione e valorizzazione dei rifiuti, impianti per il riciclo degli imballaggi di plastica, carta e cartone, per il trattamento e la valorizzazione dell’organico, per la trasformazione in compost e per la trasformazione in biogas”.

Ma affinché l’economia circolare e la transizione ecologica dei rifiuti diventino una norma in Italia, è necessaria che ci sia una visione strategica da parte delle Istituzioni. “Ci sono interessi contrapposti che spingono a mantenere consolidati interessi a volte non estremamente corretti”, ha continuato il rappresentante di Legambiente, “I cittadini siciliani sono molto più avanti rispetto alle Istituzioni, perché laddove la raccolta differenziata si fa bene, loro rispondono efficacemente”.

Raccolta differenziata significa mandare meno rifiuti nelle discariche, quindi necessario per l’ambiente, come ha sottolineato Gaetano Rubino: “L’impianto che oggi effettua la selezione di imballaggi in plastica sarà destinato alla selezione di ulteriori rifiuti raccolti sul territorio, quindi è a vantaggio dell’intero territorio regionale. Tutto sarà una risorsa, perché i rifiuti sono una risorsa che resterà sul territorio”.

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