Meli (Sindaco di Collesano): il debito del comune di Termini con l’Ato è di quasi 8 milioni di euro… altro che generosità!

Sul destino dell’Ato rifiuti Palermo 5, in crisi di liquidità, e sul rispetto degli impegni da parte dei comuni nasce una polemica tra il sindaco di Collesano, Giovanni Battista Meli, e quello di Termini Imerese, Totò Burrafato. Lo spunto viene da una nota di Burrafato che annunciava il versamento di 400 mila euro. Segno, sottolineava il sindaco di Termini, di un’attenzione verso un problema che interessa l’intero territorio. Sono, replica Meli, “dichiarazioni paradossali” perché il pagamento di una tranche del debito sarebbe presentato come un atto di “generosità”: sarebbe in tal modo garantite le risorse necessarie a consentire alla società in liquidazione di “continuare a conferire in discarica e corrispondere gli stipendi al personale”.
“Il sindaco di Termini – è la replica di Meli – omette di dire che il suo comune è la prima causa delle difficoltà di gestione dell’Ato avendo con diversi stratagemmi (anche di contenzioso legale) accumulato un debito di 7.858.742,83 di euro. Il contenzioso non riconosce il servizio che il Comune ha avuto nonostante quindi ‘l’arricchimento senza causa’ e mi chiedo cosa sarebbe accaduto se tutti i sindaci avessero fatto la stessa cosa. Accade quindi che quasi tutti i comuni si siano dissanguati per onorare le rate di pagamento, addirittura anticipando le scadenze previste pur di non creare un gravissimo disservizio. Aprire il giornale e leggere un articolo che elegge a salvatore della patria proprio chi rischia di creare danni enormi all’economia di un intero ambito territoriale, che ricordo comprende anche zone protette dal parco delle Madonie, la considero una provocazione”.
Ma no, nessuna rivendicazione di meriti, controreplica Burrafato. “Il problema dell’Ato Palermo 5 – dice – è molto serio. E va fatta subito chiarezza, nell’interesse di tutti. Il versamento di 400 mila euro rappresenta un modo per stemperare la crisi della società. Il rischio default ci preoccupa. Sarebbe una iattura per tutto il territorio”.
“Oltre al risanamento dei conti – aggiunge – il problema va spostato sul fronte delle politiche dei rifiuti. E su questo è necessario presentarsi tutti compatti. Non possiamo rischiare di finire in un Ato provinciale che finirebbe per penalizzare gli ambiti territoriali più ridotti. Quanto ai debiti la Regione anticiperà le somme pe rivalersi poi sui comuni”.

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