“Senza risposte cominceremo lo sciopero della fame”. Così i dipendenti Aligrup del punto vendita Eurocash di Termini Imereses annunciano il proseguimento della loro protesta. Da 5 giorni, infatti, i lavoratori protestano dal totem del supermercato alto più di 20 metri. Sta mattina Rosetta Raso – Segretario Organizzativo della Fisascat Cisl Nazionale – insieme a Mimma Calabrò – Segretario Generale della Fisascat Cisl Regionale Sicilia – si è recata dai lavoratori per esprimere loro la solidarietà della Fisascat tutta.
“Ho avuto modo di constatare personalmente – afferma Rosetta Raso – la disperazione di questi lavoratori che, attraverso questo gesto di estrema protesta, stanno rivendicando a gran voce il diritto al lavoro. Noi non li lasceremo soli, la Fisascat tutta è con loro”.
“Quello che chiediamo – continua Mimma Calabrò – è che l’imprenditoria sana si faccia avanti e rilanci questo punto vendita con l’auspicio che tutta la zona industriale di Termini Imerese sia investita da processi di ristrutturazione e di riqualificazione produttiva volti a rilanciare l’occupazionale nell’intero comprensorio per controvertire la desertificazione dell’area”.
I lavoratori dell’Eurocash di Termini Imerese, così come i 22 negozi non inclusi nella trattativa dell’affitto del ramo d’azienda di Aligrup, il gruppo che gestisce i supermercati a marchio Despar in tutta la Sicilia, hanno visto abbassare le saracinesche del proprio punto vendita già dal 10 dicembre scorso. Ad oggi nessuna azienda si è fatta avanti per l’acquisizione dell’Eurocash, così come i restanti 22 negozi anch’essi chiusi. Il timore è che nel corso dell’anno, per il quale è stata concessa la cassa integrazione in deroga per 1256 lavoratori, i punti vendita non vengono acquisiti portando alla chiusura definitiva dei supermercati.
“Abbiamo tutti molto apprezzato – dichiara Giuseppe Polito uno dei lavoratori che sta protestando sul totem – che il Segretario Organizzativo della Fisascat Nazionale e il nostro Segretario Generale siano al nostro fianco. Sapere di poter contare su solidarietà fatta non di parole ma di fatti concreti ci fa sentire meno soli. Continueremo a lottare per noi e le le nostre famiglie sapendo che freddo e pioggia non ci fanno paura. Siamo fuori da qualsiasi trattativa e in più paghiamo il dazio della crisi della Fiat di Termini. Abbiamo chiesto l’intervento della task force regionale perchè vogliamo essere inseriti nei processi di qualificazione del territorio della Fiat.”
“Lunedì – continua Polito – ci sarà un incontro tra il presidente delle task force Cianciolo e l’assessore alle politiche sociali. Se non otterremo risposte concrete cominceremo lo sciopero della fame”.
“La Fisascat a tutti i livelli vuole lanciare un appello alle Istituzioni – conclude Rosetta Raso – affinchè non restino inermi e sorde davanti le gride di dolore dei lavoratori e che si attivino attraverso tutti i mezzi possibili affinchè questi lavoratori e tutti quelli che vivono il dramma dell’innoccupazione possano riappropriarsi del diritto al lavoro.
Auguriamo a tutti un Natale da trascorrere con i propri cari e che sia realmente sereno.”