La presidente Campagna ci invia lettera sulla “cena al museo” civico

Credo nella buona fede delle scelte ma non posso non sottolineare la “leggerezza “ con cui tali scelte sono state fatte. Per tale motivo, in qualità di rappresentante di una cittadinanza che ha il diritto di sapere, mi è d’obbligo chiedere a chi di queste scelte inaspettate ne è stato artefice e quali motivi possono averle indotte. Mi rivolgo in particolare al Sig. Sindaco ,che avrà sicuramente delle risposte consone, e gli chiedo quali motivi lo hanno indotto ad autorizzare il trasferimento di un evento privato in un luogo pubblico…..e che luogo pubblico!Il più elegante dei nostri contenitori culturali!. In altre vesti ho vissuto e fortemente voluto l’aprirsi della Pinacoteca ad eventi di varia natura ,ma tutti hanno sempre avuto un denominatore comune:il pregio culturale e il carattere pubblico delle iniziative. Una nuova “dimensione pubblica” della Pinacoteca ma non certo un utilizzo improprio di un bene pubblico. Sono certa che non era nelle intenzioni del Sindaco offendere il valore della nostra Pinacoteca e che di certo gli era gradito offrire e destinare all’ospitalità di un ospite illustre, la nostra sede più elegante.Ma l’eccessiva disponibilità ha reso la sua scelta infelice e impropria. Mi rivolgo anche al Presidente della Sezione Termitana del Rotary Club, sezione a cui mi onoro di appartenere e di cui conosco lo spessore e il costante impegno in ambito sociale e culturale. Accogliere una figura di così grande prestigio come il nostro Governatore merita sicuramente la scelta di un luogo elegante e accogliente. Ma non si è esagerato un po’! Si è riflettuto sulla responsabilità di utilizzo di quel luogo e sulla preziosità dei suoi contenuti? Inoltre,  si è tenuto conto del parere che avrebbe espresso l’opinione pubblica,di cui il Rotary ha, per codice etico, grande rispetto. Il Presidente è un caro amico e una persona molto corretta e sono certa non immaginava che la cosa potesse assumere le proporzioni raggiunte ma non posso esimermi dal fargli notare che i fatti espongono ad inevitabili giudizi. Ma credo ci siano delle responsabilità ancora maggiori e mi riferisco a chi del museo è garante: dirigente, direttrice, funzionari, impiegati, custodi…..

Possibile che nessuno abbia impedito che tavoli,sedie ,tovagliato,frigo e cassette,raggiungessero la Pinacoteca? Si stava tutti a guardare o qualcuno ha preso una posizione mentre centinaia di vettovaglie salivano le rampe di scale che portano alla Pinacoteca? E il gestore del ristorante non si è fatto domande? Ha trovato la via libera? Ancora più inquietante è pensare a chi,in modo subdolo e nascosto,ha aspettato che la grande organizzazione finisse i suoi lavori e,uscito dall’ombra,in un Museo deserto (e forse anche chiuso) si è preso la briga di fare un servizio fotografico completo della Pinacoteca imbandita e delle stanze attigue attrezzate a depositi(compreso un pozzetto frigo!). Chi sarà mai stato ,un’inaspettata talpa ,un furtivo infiltrato (autorizzato),un turista attratto dalla nuova arte contemporanea o una strategica squadra (i servizi segreti termitani!). E questo servizio è stato venduto o ceduto in forma gratuita a certa stampa locale che prontamente ne ha fatto notizia? Scusate il sarcasmo ma credo sarebbe stato più civile informarne gli organi competenti e chiedere chiarimenti al Sindaco piuttosto che creare l’ennesimo scoop.

Mi rivolgo in ultimo ai mezzi di comunicazione:giusto informare ma dare in pasto è qualcosa di più subdolo e fazioso. Dopo la inevitabile ondata mediatica in cui i giudizi non si sono risparmiati e dopo le dovute correzioni di rotta la cena è stata prontamente spostata nei giardini del Museo e la Pinacoteca ha ritrovato la sua dignità di splendido contenitore culturale. Usiamo questa discutibile esperienza per riflettere ed avere un atteggiamento più attento e rispettoso della cosa pubblica. Condividiamone l’uso e torniamo a sentirla il nostro bene più prezioso.

Non esageriamo,non è uno scandalo ,nè una tragedia quella che si è vissuta in questa piovosa sera d’estate(non permettiamo speculazioni), usiamo invece questa esperienza come monito,come spunto di riflessione per tutti quelli che, a vario livello,ricopriamo un ruolo che ha delle responsabilità nei confronti della collettività e che siamo  a protezione del bene comune. Tutti,ma proprio tutti, siamo inoltre chiamati ad un maggior senso civico  e di appartenenza alla nostra città.

Vigileremo tutti sul buon uso dei beni pubblici e sarà prezioso ai lavori del Consiglio Comunale e della Presidenza ogni indicazione buona e utile sull’utilizzo e la gestione del nostro meraviglioso patrimonio culturale.

Ho scritto queste parole perchè ritenevo,nel ruolo che ricopro e che nasce dal consenso di tanta gente comune,di dovere dare voce ad una indignazione generale,ma ho stima di ogni figura coinvolta e sono certa che ci saranno presto i chiarimenti e le adeguate spiegazioni alle azioni intraprese.

Ogni equivoco sarà chiarito ma resteremo vigili e faremo in modo che non si ripetano simili errori. Ognuno di noi si senta partecipe e protagonista e la nostra città ne gioverà.

Termini Imerese 2 Settembre 2014

Il Presidente del Consiglio Comunale – Dott.ssa Angela Campagna

NB Il Documento è stato condiviso dal PD e dal suo Gruppo Consiliare

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