Cronaca diretta della delegazione del Comune di Termini Imerese al dicastero romano 31-01 / 01-02

31-01-2014 ore 18.18

Dopo un lungo incontro presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico il sindaco, Toto Burrafato la delegazione di consiglieri comunali termitani ed il sindaco di Sciara, Riini hanno dichiarato: aspettiamo ancora risposte certe sulle questioni che le parti sociali e le organizzazioni sindacali hanno a più voci rappresentato.

Le questioni :

A) dopo aver chiaro che il processo per la reindustrializzazione non ha portato al reimpiego dei lavoratori chiediamo un tavolo a Palazzo Chigi per affrontare la crisi dello stabilimento siciliano;

B) certezza sul prosieguo della cassa integrazione fino al 31/12/2014 sia per i lavoratori Fiat, sia per quelli dell’indotto;

C) impegno delle istituzioni nazionali e regionali per arrivare al ritiro dei 174 licenziati dal 1/1/2014 (Lear e Clerpem);

D) verifica della possibilità di integrare nel plafond degli esodati una cinquantina di tute blu che stanno maturando i requisiti in queste settimane.

Restiamo qui ad oltranza in attesa delle risposte alle domande che abbiamo posto.

 

31-01-2014 ore 19.16

“Dopo aver rappresentato la disperazione e la speranza che sta vivendo il nostro territorio per la scelta di Fiat – hanno dichiarato Burrafato (sindaco di Termini Imerese) e Virale (presidente del consiglio comunale) – restiamo qui ad attendere quelle risposte che servono a delineare un prosieguo della vertenza certamente non facile. Noi restiamo qui. Il nostro pensiero va ai lavoratori che sono sotto il dicastero di Via Veneto al freddo e sotto la pioggia per gridare la loro rabbia per un futuro incerto e preoccupante. Pensiamo anche ai tanti che sono rimasti a Termini Imerese e che seguono con attenzione ciò che sta accadendo qui a Roma”

 

31-01-2014 ore 23.09

I lavoratori dopo un lungo sit-in davanti il dicastero di Via Veneto sono sul punto di ripartire. Un resoconto unilaterale del Governo non offre prospettive chiare alla vertenza di Termini Imerese. E solo per questioni logistiche i lavoratori ed i sindacati sono costretti ad iniziare un lungo e faticoso viaggio di ritorno per andare in Sicilia. Vanno via carichi di disperazione e di preoccupazione. Gli amministratori locali guidati dai Sibdaci di Termini Imerese e Sciara – Totò Burrafato e Salvatore Rini – restano ancora nel parlamentino del Ministero dello Sviluppo Economico. Non è possibile che il fallimento del processo di reindustrializzazione avviato nel dicembre/2009 non sia oggetto di un incontro a Palazzo Chigi. In quella sede ci fu detto che sarebbe stato garantito il reimpiego di tutti i lavoratori. Poiché ad oggi non c’è alcuna prospettiva è necessario che il presidente Letta si occupi della vertenza di Termini Imerese. Aspettiamo …

 

01-02-2014 ore 12.01

Il protrarsi della nostra permanenza al dicastero di Via Veneto è un sostegno alla mobilitazione dei sindacati e al presidio dei lavoratori davanti lo stabilimento siciliano che, da giorni, sono in campo per richiedere un interlocuzione con Palazzo Chigi dove nel dicembre 2009 fu annunziata – da Marchionne – la chiusura dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. I lavoratori, ieri sera, dopo ore di sit-in davanti al Mise, hanno ripreso la via del ritorno.  L’impegno dei sindacati, soprattutto dei tre segretari territoriali Fim-Fiom-Uilm (Scavuzzo Battaglia, Mastrosimone, Comella), e la disperazione dei lavoratori ci hanno portato a restare al Ministero per lo Sviluppo Economico per chiedere alle Istituzioni nazionali di farsi carico delle richieste dei sindacati. Le organizzazioni sindacali territoriali e le istituzioni locali da settimane hanno lanciato, in modo coeso, la necessità di un interlocuzione con la Presidenza del Consiglio dei ministri. Soltanto qualche minuto fa il sottosegretario Filippo Patroni Griffi – che ci raggiunto telefonicamente – ha assicurato, alla delegazione degli amministratori locali guidata dai Sindaci Toto Burrafato e Salvatore Rini, che al tavolo del 14/2 (presso il Mise), sarà presente la Presidenza del Consiglio dei ministri a riprova dell’interesse con il quale l’esecutivo nazionale sta seguendo la crisi industriale dello stabilimento siciliano.

Abbiamo registrato in queste ore, con piacere, la presenza al tavolo ministeriale del sottosegretario del Mise, Simona Vicari, dell’Assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vancheri.

Sono intervenuti a sostegno della vertenza il responsabile nazionale welfare del Pd, On. Davide Faraone; i deputati , Magda Culotta, Franco Ribaudo ed il senatore Giuseppe Lumia che da sempre segue  puntualmente la vertenza dello stabilimento siciliano.

Più volte per telefono – sia nella giornata di oggi che ieri – si è fatto sentire il presidente regionale dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando che si è fatto carico di sentire la Presidenza del Consiglio dei ministri. Di buon mattina anche l’on Piero Alongi ha interloquito con il Presidente, Renato Schifani e con il sottosegretario Vicari per far si che Palazzo Chigi si occupi in via diretta di Termini Imerese. Abbiamo anche registrato l’intervento dell’On Antonello Cracolici. Anche Pino Apprendi ha fatto la sua parte chiamando per esprimere solidarietà ed impegno. A tutti va il nostro ringraziamento per il positivo impegno messo in campo.

01-02-2014 ore 12.29

Ringraziamo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Filippo Patroni Griffi – che ci raggiunto telefonicamente – assicurando la delegazione degli amministratori locali guidata dai Sindaci Toto Burrafato e Salvatore Rini, che al tavolo del 14/2 (presso il Mise), sarà presente la Presidenza del Consiglio dei ministri a riprova dell’interesse con il quale l’esecutivo nazionale sta seguendo la crisi industriale dello stabilimento siciliano.

 

 

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