Incendi, il bilancio è pesante, scatta la caccia all’incendiario

Un 20 ottobre che non sarà facilmente dimenticato per la popolazione di Termini Imerese e non solo. La Protezione civile aveva diramato l’allerta rossa per gli incendi ed in effetti si sono vissute ore di paura. Nonostante l’autunno inoltrato, le temperature sono schizzate nuovamente sopra i 30 gradi con vento di scirocco. E l’invito a prestare massima attenzione prosegue anche per oggi. L’intervento più impegnativo a Termini Imerese, nella zona di contrada Bragone-Lignari, dove le fiamme hanno minacciato oltre all’antica chiesa di Santa Marina anche una quindicina tra abitazioni e villette. Otto le famiglie evacuate a scopo precauzionale. L’autostrada Palermo-Catania è stata chiusa tra i chilometri 19.9 e 25.7, a Termini Imerese, con uscita obbligatoria a Trabia e rientro a Termini Imerese. Poi è stata riaperta, ma si sono registrate code.

Oltre ai vigili del fuoco in azione anche decine di squadre di volontari della Protezione civile regionale, che nella notte tra il 19 e il 20 ottobre scorso hanno effettuato azioni di contrasto agli incendi e di assistenza alla popolazione. Ettari di macchia mediterranea sono comunque andati bruciati con roghi verificatisi anche in territorio di Monreale, Piana degli Albanesi, Partinico, Giardinello, Carini, Caccamo, Misilmeri, Gibilmanna, Castelbuono, Mezzojuso. Il fuoco ha lambito anche la linea ferrata e il traffico dei treni è stato momentaneamente interrotto nei pressi di Fiumetorto, 4 i canadair impiegati per spegnere i roghi.

A operare oltre ai pompieri e alla Protezione civile, anche il Corpo forestale. Tre giorni fa, il presidente della Regione Renato Schifani, a causa dell’ennesima ondata di caldo che sta colpendo la Sicilia, dopo lo stato d’emergenza per le condizioni climatiche deliberato dalla Giunta, aveva richiamato in servizio 1.600 operai antincendio. Un’emergenza proclamata per dieci giorni, a partire da mercoledì scorso.

Il comune di Termini Imerese da giovedì è il più colpito, con molti punti fuoco in diverse zone. In contrada Bragone-Lignari i carabinieri e il sindaco, a scopo precauzionale, hanno fatto allontanare 8 famiglie.

“Racconta la sindaca Terranova – siamo stati in contrada Bragone, tutta la serata. Poi ci siamo spostati a Caracoli e Giardinello. Poi siamo tornati… Abbiamo rischiato veramente tanto. Alle cinque del mattino le fiamme sono divampate di nuovo. Il primo lancio del canadair c’è stato intorno alle otto e venti del mattino”.

“Non sono un inquirente, non posso avere certezze, ma credo che ci sia ancora una volta la mano dell’uomo dietro i roghi – conclude Maria Terranova -. A quanto pare sono stati trovati diversi inneschi. Vedremo come andrà la giornata. Al momento la situazione sembra sotto controllo”. Dopo una notte di paura.

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