In possesso di hashish mentre era in auto con la madre, assolto: “Non era spaccio ma uso privato”

A distanza di quasi 2 anni arriva la sentenza di assoluzione emessa dal Giudice di Termini Imerese, Claudia Camilleri, in seguito al giudizio abbreviato condizionato all’acquisizione di documentazione, chiesto dall’avvocato Fabio Trombetta per un giovane che era stato fermato in possesso di 100 grammi di hashish mentre viaggiava in auto con la madre ignara di tutto. “E’ stato dimostrato che il mio assistito – dichiara l’avvocato Trombetta – oltre ad essere inserito in un contesto familiare sano ed economicamente agiato, risulta in cura presso il Sert per la problematica della tossicodipendenza. Inoltre non sono state rinvenute in suo possesso somme di denaro del quale lo stesso non abbia potuto giustificare la provenienza e presso la sua abitazione non è stato rinvenuto altro stupefacente o alcuno strumento atto alla pesatura della droga o denaro di dubbia provenienza. Circostanze queste che, unite all’elevato consumo di droga per uso personale che lo stesso imputato ha riferito di fare, spiegando persino di portare l’hashish ad ebollizione per ricavarne un prodotto finale più puro, hanno convinto il giudice all’assoluzione”.
Il giovane infatti, durante il racconto in una delle aule del Tribunale di Termini Imerese, ha spiegato al Giudice che l’ebollizione fa ridurre l’hashish da 100 grammi iniziali a 30 grammi finali. Ha concluso la deposizione dicendo che la sua dose giornaliera era di un grammo la mattina ed un grammo la sera. Proprio questi sarebbero stati i motivi che hanno indotto il Giudice a ritenere che la sostanza stupefacente fosse stata acquistata senza finalità di spaccio, ma solo per uso personale. Così il giovane è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”

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