Ieri il Consorzio Smart City Group ha presentato agli Amministratori Straordinari di Blutec le imprese impegnate e lo stato di avanzamento lavori del Progetto S.U.D., al tavolo era invitata anche la Vice Ministra Alessandra Todde, che ha proposto una successiva data di incontro.
Il presidente e il vicepresidente del consorzio Smart City Group, Giancarlo Longhi e Stefano Rolando hanno esposto ieri lo stato di avanzamento del Progetto S.U.D. – volto a creare un eco-distretto industriale nell’area ex Fiat di Termini Imerese.
Il progetto Smart Utility District, già presentato all’Amministrazione Straordinaria Blutec S.p.A. e al Ministero dello Sviluppo Economico nel suo ultimo aggiornamento del 18 marzo, è stato richiamato dai Commissari Straordinari nel programma presentato al Ministero per la soluzione della crisi della Blutec (come stabilito dall’articolo 4bis D.L. 347/2003), vede oggi la presenza di una rosa di imprese ancora più ampia e qualificata.
Gli imprenditori, dopo aver espresso preoccupazione e disappunto per i tempi lunghi della procedura che non si conciliano con le logiche decisionali del mondo delle imprese, hanno avuto modo di confermare i piani preliminari consegnati, con aggiornamenti di rilievo specie da parte dei nuovi importanti gruppi industriali, agli amministratori straordinari di Blutec. Hanno anche preso atto del recente provvedimento del Ministro Giorgetti, che ha rimarcato la necessità di un aggiornamento della “manifestazione di interesse” per tutte le diverse Business Unit di Blutec, tuttora in corso di valutazione; fatto che sembra aver finalmente indirizzato la procedura versosoluzioni definitive della crisi.
All’incontro erano presenti due dei tre Commissari Straordinari di Blutec, ma non la Vice Ministra Todde, pur invitata, che, non avendo potuto presenziare alla riunione, ha confermato la sua disponibilità ad un incontro con il Consorzio e gli imprenditori aderenti al progetto nei prossimi giorni, mentre domani è previsto un incontro con le organizzazioni sindacali.
L’allargamento ad altre imprese e gruppi industriali di valenza internazionale, consentirà di accrescere ulteriormente la “solidità” del progetto sia in termini di sostenibilità economica che nel completamento delle filiere industriali dell’economia circolare su cui si basa l’intero progetto, assicurando un reinserimento lavoratori, a rischio di licenziamento stante la imminente scadenza della cassa integrazione.
Il Presidente, Giancarlo Longhi, riprendendo talune valutazioni superficiali riportate in merito alla presunta debolezza del progetto, tenuto conto che non si riferisce a un unico soggetto economico ma a una Rete di Imprese, ha sottolineato che è proprio questa caratteristica di presenza plurima a garantire, accanto alla solidità delle singole imprese, la solidità dell’ecodistretto industriale del Progetto S.U.D. Appare, infatti, chiaro ed evidente che le possibili variabili di crisi di mercato colpirebbero in maniera diversificata i vari settori e dunque soltanto alcuni soggetti e non l’intero cluster, consentendo di ammortizzare gli effetti negativi con interventi tempestivi sotto il profilo gestionale ed un possibile reinserimento nelle altre unità produttive esistenti o nelle newco derivanti dall’attività di ricerca del consorzio interuniversitario coinvolto. Tutto ciò altro non è che un fattore di aumento della resilienza e non già un elemento di fragilità.







