E’ stato approvato nell’ambito del Consiglio comunale del 04 luglio 2012 il rendiconto dell’esercizio finanziario 2011, documento tecnico-contabile con il quale vengono rilevate e fotografate le risultanze economico-finanziarie registrate nell’esercizio precedente. Di fatto si tratta di uno strumento tecnico che consente di misurare e valutare i risultati dell’azione amministrativa registrati durante i 12 mesi dell’anno trascorso. Il rendiconto – ha commentato il Sindaco, Totò Burrafato – registra un ulteriore passaggio nel percorso amministrativo intrapreso nel 2009. Appare pleonastico ribadire il periodo di enorme crisi che il sistema economico-finanziario sta attraversando con particolare riferimentoalle vicende del nostro territorio, attaccato, vilipeso e calpestato non solo dalle situazioni congiunturali ma, soprattutto, da una politica regionale e nazionale a volte sorda e incapace di affrontare con le dovute misure i problemi socio-economici che ci attanagliano. Non si tratta solo di affrontare il quotidiano con misure una tantum di assistenzialismo (come ad esempio il contributo assegnato a fine anno dalla Regione 1,5 milioni di euro erogati agli ex lavoratori Fiat ed indotto), ma di disegnare un progetto di sviluppo, sia industriale che turistico, che possa garantire nel medio-lungo termine un processo virtuoso di stabilità e di crescita con il ripristino ed il rilancio del PIL locale, dei consumi e dei risparmi. Ci riferiamo, in particolare, ai progetti che dovrebbero rilanciare sia l’area industriale il cui perno, sino ad oggi, è stato rappresentato dallo stabilimento Fiat, sia del porto e dell’interporto che, da soli potrebbero rappresentare il volano di una nuova economia. In questo contesto la politica di bilancio locale è soggetta a modulazioni spinte verso la necessità di dare risposte alle esigenze del quotidiano verso quegli individui e, ancor più, quelle famiglie che manifestano esigenze primarie.
Dal punto di vista strettamente contabile l’esercizio finanziario 2011 registra un avanzo di amministrazione di circa 70 mila euro non vincolati, derivanti principalmente, dalla gestione dei residui. Risultato che, sebbene in leggera flessione rispetto all’esercizio 2010, evidenzia comunque una corretta tenuta dell’impostazione programmatica del bilancio e che ha subito anche le circostanze eccezionali connesse al contenzioso con un ex dirigente del Comune.Con non pochi sforzi siamo riusciti anche a rispettare i nuovi vincoli dettati dal Patto di Stabilità. Vincoli che si estrinsecano in maniera ancor più rigida nell’anno corrente. A tal fine è intendimento dell’Amministrazione promuovere, di concerto con numerosi altri Comuni anche per il tramite dell’ANCI, una forte azione di pressione nei confronti del Governo nazionale affinché allenti lemaglie soprattutto riguardo agli investimenti che, oggi come non mai, assumono una rilevanza fondamentale nei processi di sviluppo e di crescita.Il consuntivo registra inoltre, una tenuta delle entrate tributarie con un aumento di circa 200 mila euro mentre, come era prevedibile, si riducono notevolmente i trasferimenti regionali e statali finalizzati alla spesa corrente. Tuttavia quest’ultima, è stata contenuta non subendo aumenti di sorta nonostante pesanti condizioni di rigidità restino legate principalmente, alla spesa per il personale (circa il 40% della spesa corrente).Gli oneri finanziari legati all’indebitamento hanno subito un miglioramento legato alla flessione dei tassi di interesse e alla fine ammortamento di un prestito. Ad oggi il capitale residuo per prestiti/mutui contratti, pari a circa 14,4 milioni di euro, potrebbe consentirebbe ulteriori margini di indebitamento. Ammontano ad oltre 760 mila euro (100 mila euro in più rispetto al 2010) i proventi derivanti dalle sanzioni al C.d.S. accertati/incassati nel 2011, mentre i proventi per oneri concessori hanno subito una lieve flessione se confrontati all’anno precedente ed una drastica riduzione se paragonati al 2009. Ciò evidenzia la crisi del settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni edilizie e, in quest’ottica, l’Amministrazione ha fissato la possibilità di rateizzazione in 24 mesi anziché i 12 inizialmente previsti e una maggiore dilazione riguardo il pagamento di tali oneri. Buoni sono stati i risultati registrati in ordine alla lotta alla evasione/elusione che ha consentito di accertare maggiori somme disponibili pari a 700 mila euro.