Anche quest’anno, nel quadro di una convenzione stipulata tra il Parco Archeologico di Himera e l’Università di Berna, si è svolta la quarta campagna di scavi sul Piano del Tamburino, un’area dell’antica Himera fino ad oggi poco conosciuta ed indagata.
Sotto la guida della Prof.ssa Elena Mango dell’Università di Berna un’equipe di 21 persone, tra cui assistenti, studenti e dottorandi delle Università di Berna, Palermo, Firenze e Venezia, ha svolto indagini durate cinque settimane.
I lavori hanno portato alla luce nuove strutture murarie, i relativi orizzonti di utilizzo e reperti vari (vasi in ceramica, figurine in terracotta, frammenti di terrecotte architettoniche, di bronzo ecc.) che permettono, di delineare il carattere della parte orientale del Piano del Tamburino, cioè quella rivolta verso il Piano di Imera con il suo santuario di Atena ed i vari quartieri abitativi. A differenza di quest’ultima, le aree fino ad oggi indagate sul Piano del Tamburino sembrano avere avuto in primo luogo una funzione sacra e quindi di grande importanza per la vita religiosa degli antichi
abitanti della colonia greca di Himera.
Si apre così un nuovo ed interessante capitolo che riguarda la materialità dei rituali antichi solo raramente descritti nelle fonti antiche, e per la cui conoscenza il contributo dell’archeologia è di grande importanza. Tramite un accurato scavo stratigrafico e la minuziosa osservazione del luogo di ritrovamento di tutti i materiali – ceramici, metallici, ossei e malacologici – sono ricostruibili almeno in parte i rituali di deposizione di oggetti votivi in onore delle divinità.
La totalità dei reperti è essenziale per una tale ricerca, ed è proprio questa che anche quest’anno è stata parzialmente compromessa da scavi clandestini. La lotta agli scavi illeciti è di fondamentale importanza per la salvaguardia del patrimonio culturale della Sicilia. Ad Himera questa battaglia viene tenacemente condotta dalla Direzione del Parco Archeologico con l’aiuto del Corpo dei Carabinieri di Termini Imerese e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, che teniamo a ringraziare per il loro insostituibile lavoro.
RESPONSABILE SCIENTIFICA
Prof.ssa Dr. Elena Mango
DIRETTRICE DEL PARCO
Dott.ssa Agata Villa
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