Dopo la bufera giornalistica che ha visto al centro di tutto il Presidente Rosario Crocetta,autosospesosi dopo le dichiarazioni shock su Lucia Borsellino fatte da Tutino, ma poi smentite categoricamente dalla Procura di Palermo, interviene il senatore Beppe Lumia con parole forti e molti interrogativi su quello che sembra essere stato un golpe.
Ci tiene Giuseppe Lumia, a sottolineare il lato umano di questa vicenda, che non può essere sottovalutato. Al centro di tutto c’è una persona sensibile, un uomo lasciato sempre più solo.
“Per poco non si distruggeva la vita di una persona, la vita di Rosario Crocetta ha affermato il senatore e ha continuato- ho sentito il suo pianto, ho sentito la sua rabbia e la sua disperazione e mi chiedo Come è possibile in democrazia che una persona venga travolta da un fatto che non esiste?”
“La seconda questione su cui tutti dobbiamo riflettere – afferma Lumia- è il dato politico. E’ bastato pochissimo perché la Sicilia andasse a elezioni anticipate, non è stato facile per i suoi sostenitori convincere Crocetta a non dimettersi subito perché Crocetta non poteva sopportare l’infamia di questa accusa, seppur non penalmente rilevante, ma moralmente rilevantissima. Per poco la Sicilia non subiva un golpe, per poco la Sicilia non veniva colpita da un gesto eversivo che sarebbe stato in grado di trascinare, per i risultati elettorali sicuramente falsati, l’intero paese. Anche qui mi chiedo come è possibile che questo succede in democrazia? chi ha organizzato questo Golpe? chi ha organizzato un vero e proprio depistaggio che ha coinvolto il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio?”
“Chiedo adesso al Ministro dell’Interno come mai l’apparato di sicurezza del nostro paese non è in grado di verificare una notizia falsa? si è scatenata una reazione a catena di rilievo internazionale contro il Presidente Crocetta su un fatto che non esiste. Qualcuno deve dare spiegazioni, qualcuno deve pagare perché così non può andare. Adesso chiedo al Presidente Crocetta di andare avanti. La Sicilia del cambiamento deve comprendere che questo cammino è difficilissimo è in salita e che la Sicilia delle collusioni dell’assistenzialismo è pronta a tutto pur di bloccare questo cammino. Ora mi auguro che in coro si chieda scusa”.
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