Gestione rifiuti Sicilia, stop commissari..! Ma i sindaci ATOPA5 riaffidano a loro la gestione

Gestione rifiuti Sicilia. Dopo oltre sei anni si chiude, da oggi, in Sicilia il capitolo dei commissari nelle Srr. Il Governo Musumeci ha deciso di porre fine alla gestione straordinaria nelle Società per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti, restituendo competenze e responsabilità agli enti locali.
«Il processo di rendere l’Isola una regione normale – evidenzia il presidente Nello Musumeci – prosegue incessantemente, anche a rischio di adottare provvedimenti impopolari. Il mio Governo su questo aspetto non farà un passo indietro».

Il problema riguarda quattro province, dove sei Srr non hanno ancora definito il transito dei lavoratori o degli impianti: “Agrigento Provincia ovest” e “Agrigento Provincia est”, “Messina Area metropolitana”, “Palermo Area metropolitana”, “Palermo Provincia est” e “Ragusa Provincia”. In questi territori, dal primo aprile, non sarà più operativa la figura del commissario straordinario e per questo si rischiavano gravi problemi. Il governo regionale ha provveduto a evitare disagi fornendo, ai Comuni inadempienti, tutte le indicazioni utili per assicurare la continuità delle prestazioni, in attesa che si completi il pieno passaggio delle funzioni alle Srr previsto da una legge del 2010.

Gestione rifiuti Sicilia, ai primi cittadini torna la gestione dei rifiuti
Il dipartimento Acqua e rifiuti è in contatto continuo con le ex Province e i Comuni. Quasi tutti i sindaci metropolitani, i sindaci e i commissari dei Liberi consorzi sono in prima linea per applicare la direttiva della Regione. Proprio in queste ore, infatti, i primi cittadini stanno lavorando con grande impegno per preparare le ordinanze, contingibili e urgenti, necessarie ad arginare ogni possibile crisi della gestione dei rifiuti in Sicilia.
Ogni sindaco della competenza ATOPA5 per il proprio comune ha prodotto ordinanza dove ordinano al legale rappresentante di ecologia e Ambiente per conto dei comuni, a far data dal primo aprile 2019 e fino a quando non saranno adottati dalle competenti autorità sovracomunali provvedimenti utili a garantire lo svolgimento del servizio, e nelle more che la SRR, dopo che sia definito il giudizio in corso, provveda agli adempimenti di competenza e comunque per mesi 2 ivi compreso il formale trasferimento del personale attualmente in servizio presso la Società Ecologia e Ambiente in liquidazione, di svolgere e garantire, in continuità con la precedente gestione commissariale e attraverso una contabilità separata e a ciò esclusivamente dedicata, in nome e per conto dei comuni afferenti Ecologia ed Ambiente nelle medesime condizioni, il servizio di gestione integrata dei rifiuti, avvalendosi del personale, operativo e amministrativo, della struttura organizzativa in atto esistente (Ecologia e Ambiente spa – società d’ambito in liquidazione),degli organi amministrativi, nonché dei mezzi, delle attrezzature e degli impianti (compreso l’impianto di Compostaggio) attualmente utilizzati o gestiti a qualunque titolo dalla stessa società e delle relative autorizzazioni.
Il comune di Termini Imerese ha emesso una determina sindacale dove comunica al rappresentante legale di ecologia e Ambiente di continuare ad emettere le fatture relative al pagamento degli stipendi del personale in comando e le relative spese gestionali della società.

«Procedendo così – continua Musumeci – l’emergenza sarà evitata. Finalmente. E questo grazie anche a quei tanti sindaci che hanno capito che la musica è cambiata e collaborano con la Regione. Per troppi anni, decenni in realtà, chi sarebbe dovuto intervenire si è girato dall’altra parte. E il risultato è sotto gli occhi di tutti. In dodici mesi, insieme all’assessore Alberto Pierobon, al dirigente generale del dipartimento Salvo Cocina e al consulente Aurelio Angelini, abbiamo impresso una marcia forzata.
Il primo Piano ordinario dei rifiuti, che servirà a sbloccare 180 milioni di euro di fondi europei, è una realtà, così come lo sarà a brevissimo la legge in materia che ridisegna competenze e responsabilità tra Regione ed enti locali. Nel frattempo, grazie all’azione incessante del Governo e alla collaborazione di molti sindaci, la raccolta differenziata è cresciuta, in appena un anno, dal 20 al 35 per cento. E se non fosse per la bassissima percentuale delle tre Città metropolitane saremmo ben oltre il 50 per cento. Solo proseguendo così potremo uscire definitivamente dall’emergenza e lasciarci alle spalle questo triste ricordo».

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