GdF Termini: Imprenditore evade fisco per 4,5 milioni di euro e non dichiara 5 dipendenti.

Quattro milioni e mezzo di euro evasi al fisco e cinque dipendenti non dichiarati hanno fatto scattare la denuncia alla Procura di Termini Imerese nei confronti del titolare di un supermercato, con punti vendita a Termini e a Caccamo. L’azione di ispezione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza della compagnia termitana, guidata dal maggiore Antonio Squillacioti. I finanzieri, dopo mesi di verifiche, hanno così portato alla luce un cocktail di violazioni contributive e previdenziali e denunciato per frode fiscale, nonché sottoposto alle procedure relative alle sanzioni per il lavoro sommerso, il «noto» imprenditore che opera nel settore della distribuzione alimentare e che non ha adempiuto agli obblighi imposti dalle norme tributarie dal 2007 ad oggi. Questo, infatti, il periodo fiscale che, sottopoto a controllo, è stato contestato all’uomo. Periodo nel quale l’uomo ha omesso di dichiarare e/o contabilizzare al fisco elementi positivi di reddito per più di 4,5 milioni di euro, da assoggettare, peraltro, anche all’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), con una evasione dell’Iva pari ad oltre 300 mila euro circa. Per il reato di frode fiscale è prevista la pena della reclusione da uno a tre anni.

I finanzieri hanno inoltre scoperto che cinque degli undici dipendenti erano stati assunti in nero evadendo così contributivi per circa 80 mila euro.

Obiettivo di tali controlli, che si ricollegano ad altri svolti a livello provinciale, è quello di interrompere comportamenti evasivi anche in settori apparentemente in regola con il fisco. Ciò, a coronamento di un continuo ed incessante impegno nella lotta a frodi più consistenti nel settore dell’iva e delle imposte sui redditi, anche in relazione alle operazioni intracomunitarie e dei fondi strutturali (legge 488/92).

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