Quattrocento grammi di hashish, accuratamente conservati e destinati ad essere venduti sul mercato messinese, sono state sequestrate dalle Fiamme Gialle di Termini Imerese, comandate dal capitano Antonio Squillacioti. L’azione dei militari si è svolta domenica notte, nel corso di un normale controllo del territorio e in attuazione di quanto pianificato dalla Prefettura di Palermo al fine di prevenire le stragi del sabato sera e contrare lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti.
A cadere nelle mani della Guardia di Finanza, è stato Dante Rompiferro, trentenne di Brolo, località del messinese, fermato sul tratto autostradale Palermo/Messina (altezza Buonfornello). Con lui c’era anche un minore, sempre di fuori provincia, a fargli compagnia. Insospettiti dall’alta velocità con cui viaggiava l’autovettura sportiva del giovane, una Fiat coupé nera, i finanzieri della comando termitano hanno deciso di fermarla per un controllo. A seguito delle attività di ispezione, i militari hanno rinvenuto quattro panetti di hashish ben occultati e avvolti in pellicola trasparente. Ciascuno del peso di cento grammi circa e delle dimensioni di 10 per 6 centimetri. È, così, subito scattato il sequestro della sostanza stupefacente e dell’automezzo nonché il ritiro della patente nei confronti del conducente, che di professione fa il camionista. Tratto in arresto, il giovane di Brolo è stato poi condotto immediatamente presso la locale casa circondariale dei Cavallacci e messo a disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Termini Imerese.
Secondo quanto dichiarato spontaneamente dal trentenne, la sostanza stupefacente era stata acquistata poco prima da uno sconosciuto presso il quartiere Bonagia di Palermo, per un importo di circa 1500 euro. Somma raccolta proprio in vista del viaggio verso il capoluogo siciliano, organizzato per trovare un po’ di sballo per lui e per un po’ di amici in paese. Scopo dell’acquisto, a dire del giovane, era l’esclusivo consumo personale. Una versione che, però, agli occhi dei finanzieri non ha retto. Considerata, infatti, la quantità di stupefacente trasportata, i militari hanno deciso di estendere le attività di perquisizione anche presso l’abitazione del presunto pusher, ovvero a Brolo. Intuizioni rivelatisi poi corrette in quanto proprio in casa sua sono stati rinvenuti, oltre a modiche dosi di cocaina e marijuana (circa venti grammi), un bilancino digitale di precisione, una tronchesina e diversi coltelli ed attrezzi utilizzati per le attività di confezionamento e spaccio.
Per il minore, sedici anni, è invece scattata una segnalazione alla Procura dei Minori di Palermo al fine di predisporre le adeguate misure di recupero e reintegro sociale e familiare. Il sedicenne, studente di una scuola professionale, è incensurato ed estraneo ai fatti di acquisto della droga. Sarebbe, comunque, cliente del «camionista spacciatore».