Fiat, non atteso annuncio chiusura impianti a ottobre

Fiat non dovrebbe annunciare chiusure di impianti il 30 ottobre, quando presenterà i risultati e una revisione del piano di investimenti, secondo fonti sindacali.

L’eccesso di capacità produttiva in Italia, stimata dal sindacato a circa 800.000 veicoli, rimane però una questione aperta e che andrà affrontata in tempi relativamente brevi.

“Rinvierà ancora. Vorrebbe annunciare un’alleanza (per condividere un impianto con un partner) e una chiusura, ma l’alleanza non arriva…”, dice una fonte sindacale.

“All’incontro che Sergio Marchionne ha avuto con il sindacato ad agosto ha detto che Fiat ha già dato con Termini Imerese, ora tocca agli altri produttori europei”, dice una seconda fonte sindacale. “Non penso farà nulla”.

Marchionne, in qualità di presidente dell’associazione dei produttori europei Acea, ha promosso presso l’Unione europea un piano concertato di riduzione della capacità, ma ha incontrato l’opposizione dei tedeschi di Volkswagen.

L’AD ha parlato della possibilità di condividere impianti in Italia con altri partner, citando Mazda con la quale c’è un accordo per la produzione di uno spider Alfa Romeo.

Eventuali accordi non cambierebbero la situazione in modo singificativo, secondo il sindacato, a causa della presenza in fondo limitata dei due produttori sul mercato europeo.

Mazda nel 2011 in Europa (Ue27 + Efta) ha venduto 137.000 veicoli, Suzuki, l’altro produttore asiatico con cui Fiat ha un accordo, circa 180.000.

“Non è vero che la società guarda solo alla questione costi”, dice una fonte di settore. “In Italia ci sono competenze che non possiamo perdere. Melfi, Cassino e Pomigliano sono impianti ‘world class manufacturing'”.

Mirafiori, per cui i lavori di rifacimento degli impianti sono sospesi, sarebbero ancora in tempo a far partire la produzione del Suv entro il 2013 come annunciato, dice la fonte.

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