Oltre alle otto società inserite nella short-list, altri due gruppi sono disponibili a investire nell’area industriale di Termini Imerese per il dopo-Fiat. Si tratta della Ima Srl dell’imprenditrice Antonia Bertolino che intende produrre bioetanolo dando lavoro a 70 persone in due anni e dell’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie) che in partnership con l’Università di Palermo lavora a una filiera industriale per la produzione di energia da fonti rinnovabili.Le proposte per l’area che Fiat lascerà a fine anno sono state al centro di un incontro a Palermo, organizzato nella sede del rettorato dall’Università di Palermo, nel corso del quale sono stati illustrati anche i piani industriali di Biogen e Lima Corporate, due delle otto società incluse nella short list da Invitalia, l’advisor del ministero per lo Sviluppo economico. Lima Corporate, società friulana, prevede investimenti per 60 milioni, conta di occupare a Termini Imerese un centinaio di addetti e di partire entro il primo semestre del 2012 con la produzione di protesi articolari.Biongen ha pianificato investimenti per 160 mln per dare occupazione a 70 persone. Il piano è finanziato – ha detto Claudio Garavelli, vicepresidente di Ricciarelli spa – per il 15% con capitale proprio, il 10-15% con fondi della Regione, il resto dalle banche e prevede infrastrutture logistiche, impianti di raffinazione dell’olio vegetale e di cogenerazione per energia termica e elettrica.
Fiat, altre due proposte per Termini
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