Massimo Di Risio, amministratore delegato della Dr Motor, risponderà prima del prossimo incontro previsto a Roma il 4 giugno ai chiarimenti richiesti dal ministero dello Sviluppo economico.
L’imprenditore molisano Massimo Di Risio, amministratore delegato della Dr Motor, azienda che dovrebbe subentrare alla Fiat nell’insediamento industriale ex Fiat di Termini Imerese, risponderà prima del prossimo incontro previsto a Roma il 4 giugno ai chiarimenti richiesti dal ministero dello Sviluppo economico. È quanto ha sostenuto nel pomeriggio, nel corso di un incontro avvenuto a Palermo con il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e l’assessore per le Attività produttive, Marco Venturi. Per Di Risio, secondo quanto emerso nell’incontro, ci sono infatti tutti i presupposti per risolvere positivamente le richieste formulate dal ministero. L’imprenditore ha rassicurato l’amministrazione regionale sulla tenuta finanziaria del suo gruppo e sulla concreta possibilità di superare il momento di verifica tecnica e finanziaria, richiesto sia dalla Regione siciliana sia dal ministero dello Sviluppo economico.
Delusi i sindacati che oggi pomeriggio hanno manifestato davanti Palazzo d’Orléans: Questa storia deve finire- commenta Roberto Mastrosimone della Fiom – vogliamo capire anche la posizione della Regione. È da mesi che sentiamo queste storie sui debiti di Di Risio a Macchia D’Isernia e la ricerca di un fantomatico investitore. Noi non ne possiamo più e non abbiamo apprezzato neanche l’assenza del presidente della Regione che oggi ha snobbato questo tavolo. Siamo stanchi di questi annunci e siamo pronti a qualunque atto ma certo non ci arrenderemo. La verità – dice Vincenzo Comella della Uilm – è che non solo Di Risio ha fallito ma anche Invitalia ha sbagliato a dicembre quando ha giudicato valida la proposta dell’imprenditore molisano. Già sono passato cinque dei quindici concessi nell’ultimatum dal ministro Passera a Di Risio. Ma se il 4 giugno Di Risio non dovesse trovare questo investitore, cosa faremo? Cosa ne sarà dei 2200 lavoratori di Termini?.
Si è concluso con un altro nulla di fatto l’ennesimo vertice tra Regione e Di Risio il quale ha chiesto un rinvio di altri giorni per cercare nuovi soci – dice Salvino Caputo, presidente della commissione attività produttive dell’Ars, che ha partecipato all’incontro di oggi pomeriggio –. Questa situazione non è più tollerabile né per i lavoratori né per la Sicilia. E quasi sicuramente anche la riunione di Roma, fissata per il prossimo 4 giugno, si concluderà con un altro nulla di fatto. È giunta l’ora – aggiunge Caputo – di accantonare l’ipotesi Dr Motor e avviare un bando internazionale per cercare altri imprenditori in grado di formare una nuova compagine industriale per il sito dello stabilimento ex Fiat. Non c’è dubbio che i continui rinvii di De Risio servono solo a prendere tempo, ma non risolveranno l’incapacità di Dr a rilanciare Termini Imerese.