Ecox diffidata dalla Regione Sicilia ora però la palla passa al Sindaco di Termini

Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle regionale ci ha dato notizia circa la diffida dell’assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità, dipartimento dell’acqua e dei rifiuti, nei confronti di Ecox e della Ditta G.M. srl

Nella lettera di diffida si chiede alla Ditta di relazionale sui dati di produzione dell’impianto di compostaggio, sul rispetto delle procedure previste, per le attività di recupero e sui requisiti dell’ammendante compostato prodotto.

In caso persistano le criticità evidenziate nella predetta nota, entro il termine di 20 giorni la Ditta dovrà provvedere a ripristinare l’impianto alle condizioni previste dal provvedimento autorizzativo e dalla normativa ambientale, producendo a questo Ufficio, agli Enti territoriali, preposti alla vigilanza e al controllo, nonché agli altri Enti una Relazione giurata, corredata da Elaborati grafici e documentazione fotografica, redatta da Tecnico abilitato, che attesti il ripristino dell’impianto alle prescrizioni dei provvedimenti autorizzativi.

Il provvedimento di diffida viene parimenti inviato al Sindaco di Termini Imerese, ai fini dell’assunzione delle eventuali misure, ai sensi dell’art. 217 del R.D. 27/07/1934, ove a seguito di quanto segnalato si possano manifestare situazioni di pericolo o di danno per la salute.

Il mancato adempimento a quanto sopra richiesto determinerà l’avvio della procedura di sospensione dell’autorizzazione.
La società presenterà tutti gli incartamenti richiesti ma da sabato 12 ottobre, ci dicono, non stia accettando altro umido.

Ma quel richiamo al Regio Decreto del 1934 ci ha incuriosito e così recita:
Quando vapori, gas o altre esalazioni, scoli di acque, rifiuti solidi o liquidi provenienti da manifatture o fabbriche, possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica, il podestà prescrive le norme da applicare per prevenire o impedire il danno e il pericolo e si assicura della loro esecuzione ed efficienza.
Nel caso di inadempimento il podestà (oggi il Sindaco e nel nostro caso specifico il Commissario Straordinario) può provvedere di ufficio nei modi e termini stabiliti nel testo unico della legge comunale e provinciale.

La diffida è datata 10 ottobre e domani, 20 ottobre, scadono i primi 10 giorni.

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