Domani manifestazione sindacati-sindaci: no a chiusura sede Inail di Termini Imerese

Cresce la mobilitazione per la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil con tutti i sindaci del comprensorio, organizzata per domani, alle 9,30, nell’aula consiliare del comune di Termini Imerese, in via Garibaldi, per dire no alla chiusura della sede Inail, da sempre punto di riferimento per i lavoratori della zona di Termini-Cefalù-Madonie.
All’incontro, al quale parteciperanno sindaci, consiglieri, assessori dei vari comuni, da Castellana, a Campofelice, da Aliminusa a Cefalù, da Petralia a San Mauro Castelverde, hanno aderito anche esponenti dei partiti. “La Cgil, assieme ai sindaci, chiede che tutti i servizi ambulatoriali rimangono a servizio del territorio e quindi rimangano a Termini – dichiara Silvana Bova, della segreteria della Cgil Palermo –. Alle difficoltà che vengono contrapposte, diciamo che già in altre sedi italiane l’Inail ha stipulato accordi con i comuni e le Asl per mantenere le sedi nonostante i tagli, perché ai lavoratori bisogna garantire i servizi di prossimità vicino al posto dove abitano. È già avvenuto in altri luoghi, come Cittadella di Padova, attraverso specifiche convenzioni. Non si vede perché, con uno sforzo politico, non si possa realizzare una sinergia simile anche nel comprensorio di Termini, martoriato dalla crisi. Questo, peraltro, è l’indirizzo espresso dal Civ, il comitato di vigilanza nazionale di Cgil, Cisl e Uil. Non capiamo perché non si possa siglare un accordo di questo tipo anche per Termini”.
Al primo cittadino di Termini, Salvatore Burrafato, i sindacati chiederanno di individuare dei locali, idonei anche per disabili e invalidi, e di farsi promotore presso l’agenzia per i beni confiscati affinché uno dei 48 immobili che ricadono nel territorio venga destinato a questo importante servizio sociale. “Chiederemo al prefetto di convocare un tavolo con l’agenzia. Sono state messe a disposizione due stanze presso il comune per mantenere gli uffici amministrativi. Ma non è sufficiente: non si considera il disagio dei lavoratori, che devono recarsi da Gangi o da Petralia a Palermo per le visite mediche. Si parla tanto di tagli per la spending review: ma non è uno spreco per l’Inail dover rimborsare i viaggi dei lavoratori fino agli uffici di Palermo? Quali economie fa l’istituto, quando con una convenzione e l’utilizzo di un immobile confiscato sul posto potrebbe risparmiare?”, si chiede Bova, affiancata nella mobilitazione da Vincenzo Liarda, segretario della Camera del lavoro di Petralìa e responsabile dell’osservatorio della legalità della Cgil.

 

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