Discariche esaurite! La sindaco Terranova chiede gli extracosti alla Regione.

Con l’estate alle porte è dì nuovo emergenza rifiuti in Sicilia. Lo stop alla discarica Oikos di Misterbianco, chiusa per mancanza delle autorizzazioni ambientali, produce un effetto domino nella parte occidentale dell’Isola. Tre giorni fa anche la Trapani Servizi, che serve centinaia di comuni nelle province di Palermo, Agrigento e Trapani, ha comunicato l’aumento delle tariffe da 270 a 318 euro, più Iva, a tonnellata per trasferire altrove i riliuti pretrattati. “Così andiamo in default“, protestano i sindaci, pronti a chiedere alla Regione rimborsi per i rincari.

La chiusura della discarica catenese Oikos ha messo in ginocchio 80 comuni delle province di Catania. La Trapani Servizi Spa, che gestisce l’unica discarica pubblica della Sicilia occidentale, ha disposto l’aumento delle tariffe per far fronte alla spedizione dei carichi fuori dall’Isola, con una corsia preferenziale verso l’Olanda.

L’ aumento dei costi è stato comunicato da Trapani Servizi, azienda che gestisce gli impianti di trattamento dei rifiuti di quel capoluogo, a tutti i comuni che conferiscono a quell’impianto, compresi quelli che sorgono in provincia di Palermo, in totale venticinque. Si tratta di Altofonte, Bagheria, Balestrate, Belmonte Mezzagno, Borgetto, Capaci, Carini, Cinisi, Giardinello, Montelepre, Partinico, Terrasini, Torretta, Trappeto, Campofiorito, Camporeale, Marineo, Monreale, Palazzo Adriano, Prizzi, Roccamena, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Villafrati e Termini Imerese.

In base alle nuove modalità – si legge nel documento recapitato ai sindaci – si determinano maggiori oneri per le Amministrazioni ed una tariffa di conferimento pari ad € 318,42 oltre IVA per ogni tonnellata di rifiuto in ingresso presso il TMB di contrada Belvedere. Considerato l’incremento tariffario, al fine di consentire di perfezionare gli accordi commerciali con i nuovi impianti di destinazione, si chiede alle Amministrazioni, tramite le SRR, di manifestazione con urgenza la presa d’atto delle nuove tariffe, nelle more dell’espletamento delle attività amministrative di competenza delle Amministrazioni locali interessate per la necessaria copertura finanziaria del servizio”.

A farne le spese sono le amministrazioni comunali, che paventano il rischio di dover aumentare ancora la Tari a carico dei cittadini. – “Ogni estate va sempre peggio” – allarga le braccia Maria Terranova, sindaco di Termini imerese – “Siamo in fase di chiusura dei bilanci e dovremo attrezzarci per trova/e nuove coperture. Superata questa settimana, i Comuni che non ce la fanno saranno costretti a fermare anche la raccolta. Mi aspetto notizie ufficiali sulla copertura degli extracosti da parte della Regione“.

Dall’assessorato regionale ai Rifiuti hanno comunicato la decisione di coprire i sovraccosti, in base a una nonna approvata durante la scorsa legislatura che prevede un ristoro per i Comuni. Ma i primi cittadini chiedono un impegno per iscritto. «Siamo fiduciosi che i 45 milioni che il governo regionale ha messo a disposizione di città e paesi che mandano l’immondizia oltre Stretto verranno riconosciuti anche ai Comuni come i nostri che hanno avuto questo aumento», rilancia la sindaca eli Altofonte Angela De Luca.

La soluzione tampone immaginata dalla Regione sposta solo in avanti il problema. Le poche discariche attive sono tutte in via di esaurimento, compresa Bellolampo, e la produzione di rifiuti solidi urbani resta stabile a un milione di tonnellate l’anno. Un quadro allarmante che potrebbe portare il governatore Renato Schifani a sollecitare la richiesta di poteri speciali per la costruzione di due termovalorizzatori. Dopo il via lilbera del ministro Pichetto Fratin, la palla adesso passa al governo nazionale.

Ma i tempi sono lunghi. “La combinazione degli eventi, – spiega Giampiero frizzino, ex presidente della commissione Ambiente all’Ars e avvocato specializzato in diritto ambientale – , rischia di provocare un’ulteriore impennata dei prezzi per il conferimento, sintomo di una mancata programmazione. Soluzioni come gli Inceneritori, con tempi di maturazione estremamente lunghi, risulterebbero inutili a superare la difficoltà del momento. Sarebbe più opportuno avvalersi temporaneamente di impianti di produzione di combustibile solido secondario, che con il decreto “Aiuti quater” oggi può essere impiegato cor più facilità in sostituzione delle fon ti fossili“.

La prossima settimana sindaci saranno convocati dalli commissione Ambiente all’Ars.

0
HeartHeart
0
HahaHaha
0
LoveLove
0
WowWow
0
YayYay
0
SadSad
0
PoopPoop
0
AngryAngry
Voted Thanks!

Commenti

commenti