Crisi Fiat: Di Risio: «Idee chiare per Termini, troveremo intesa con l’indotto»

«Abbiamo le idee chiare su cosa fare a Termini Imerese, e cioè quello che faceva Fiat, per quanto riguarda la produzione di auto. È anche per una questione di responsabilità. Ci sono tante famiglie che ruotano attorno a questa attività». Queste le parole dell’imprenditore molisano, Massimo Di Risio, pronto a rilevare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, durante un incontro organizzato all’assessorato regionale alle Attività produttive per illustrare alle aziende dell’indotto il Piano industriale della Dr Motors. «Quello di Termini Imerese», ha aggiunto, «diventerà l’unico stabilimento del gruppo. A regime del 2017 riteniamo di produrre 60 mila vetture e nell’arco di qualche anno contiamo di assumere 1.317 dipendenti in pratica quasi tutti. Riferendosi ai rapporti con le imprese dell’indotto ha aggiunto: «Credo che non avremo difficoltà a lavorare con l’indotto e che troveremo un’intesa perchè dovremo produrre macchine.

COLLABORIAMO CON FIAT – L’imprenditore molisano ha anche detto che «la Dr Motors intende riproporre lo stesso modello Fiat che a Termini assembla componenti che fa arrivare da altre parti di Italia. C’è la volontà di generare un nuovo indotto che produca componenti anche per noi». Di Risio aggiunge che anche se la Fiat da Termini Imerese andrà via a dicembre, continuerà a collaborare con la Dr Motors: «Con la Fiat l’accordo c’è già – dice – perchè la versione della Dr 5 diesel, che produciamo, ha già un motore Fiat e continueremo a collaborare con loro».

SUI 5 PUNTI DEI SINDACATI – L’imprenditore si è poi pronunciato sulle cinque condizioni poste dai sindacati per avviare la trattativa: e in particolare sull’investimento da parte di Stato e Regione di fondi pubblici nel capitale della nuova società e l’applicazione del contratto nazionale di lavoro e degli accordi aziendali. Per il primo punto ha sottolineato che pur non avendo preclusioni di sorta «La legge Bersani vieta la partecipazione da parte delle Regioni nel capitale di aziende private». E sul contratto ha aggiunto: «è oggetto di trattativa per il momento». «Per produrre automobili», ha concluso, «avremo bisogno di tutto lo stabilimento che usa attualmente la Fiat». Sulla vicenda si è espresso anche il governatore Lombardo che giudica «azzardata» la proposta avanzata da Fim Fiom e Uilm alla Regione di partecipare con capitali pubblici nella nuova società. Lombardo, invece, ritiene «interessante» un’altra soluzione: «I lavoratori diventino soci, credo che questo la Regione possa eventualmente pretenderlo».

NON PAGO GLI STIPENDI? STORIE SENZA FONDAMENTO – Di Risio replica poi in merito ad una notizia diffusa nei giorni scorsi sulle presunte difficoltà a pagare gli stipendi ai propri dipendenti: «È una favola». «Sono storie che non trovano alcun fondamento – ha aggiunto – Lo abbiamo chiarito su più tavoli così come lo hanno fatto i nostri dipendenti». «Faccio presente – ha proseguito – che il nostro piano industriale è stato analizzato da fior di advisor e la nostra situazione economico finanziaria è sotto gli occhi di tutti. Ne abbiamo sentite di tutte e di più ma questa ha dell’incredibile».

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