Coronavirus: 53 mila denunciati in 8 giorni, 20.000 soldati in strada

Le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del Coronavirus, 200.514 persone e 8.297 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 116.712, denunciati 195 esercenti e sospesa l’attività di 29 esercizi commerciali. Salgono così a 1.226.169 le persone controllate dall’11 al 18 marzo 2020, 51.892 quelle denunciate per mancato rispetto di un ordine dell’autorità e 1.126 per dichiarazioni false. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 643.726 e 1.668 i titolari denunciati.

Salgono a 14 i decessi accertati tra i camici bianchi. Nella sola giornata di ieri si è avuta notizia di sei decessi. Si tratta di Luigi Ablondi, ex dg dell’Ospedale di Crema; Giuseppe Finzi, responsabile del day Hospital del Maggiore di Parma; Antonino Buttafuoco, medico di base di Bergamo. E poi: due medici di Como, Giuseppe Lanati, pneumologo, e Luigi Frusciante, medico di famiglia, entrambi in pensione ma operativi. Morto anche Franco Galli, medico di base a Medole, nel Mantovano. Sempre ieri, si è registrato il decesso del primo farmacista: Lorenzo Repetto, titolare della farmacia di Saint Vincent, in Val d’Aosta.

I primi soldati sono arrivati ieri in Campania e Sicilia, già oggi altri reparti potrebbero essere schierati nelle altre regioni. In attesa del 25 marzo, giorno in cui dovrà essere firmato un nuovo decreto, il governo studia le misure per fermare il contagio da coronavirus. Se la proroga della «chiusura» per altri 15 giorni appare scontata, adesso bisognerà attendere le nuove «restrizioni» annunciate dal ministro Luigi Di Maio «se serviranno», dunque se le persone continueranno a uscire violando i divieti. Orario dei supermercati e negozi, scuole, sport all’aperto: sul tavolo del premier Giuseppe Conte c’è la richiesta pressante di governatori e sindaci per un stretta ancora più energica che costringa i cittadini a stare in casa. E questo naturalmente esclude che prima della fine di aprile possano essere riaperte le scuole.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha confermato «piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio». Dove e come schierare l’Esercito lo decideranno i prefetti perché, lo ha ribadito la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, bisogna fare fronte a tutte le esigenze. Al momento si utilizzerà il contingente già in strada di 7.300 uomini, ma se non dovessero bastare ci sono a disposizione almeno altri 13.000 soldati. Sono già arrivati in Campania e in Sicilia.

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