Continua il presidio degli operai di Termini Imerese

Hanno trascorso un’altra notte negli uffici dell’Agenzia delle entrate di Termini Imerese i metalmeccanici dello stabilimento Fiat dismesso a dicembre e quelli dell’indotto che da mercoledì mattina occupano a oltranza i locali. Rivendicano il rispetto degli accordi sulla reindustrializzazione del sito e sui 640 esodati che hanno lasciato la fabbrica. Questi ultimi fanno parte di 2200 i lavoratori in cassa integrazione.

Il piano della casa autobilistica molisana DR Motor per rilevare l’impianto Fiat si è inceppato a casusa di difficoltà finanziarie dell’azienda, il cui capo Massimo Di Risio ieri ha annunciato che entro giugno entrerà un nuovo socio. In mattinata le Rsu degli operai di Termini si riuniranno per decidere come proseguire la lotta.

Al presidio partecipano cassintegrati, esodati e interinali, che dunque si apprestano a trascorrere la seconda notte all’interno e fuori dagli uffici. Gli operai rivendicano l’attuazione dell’accordo di programma per il rilancio del polo industriale e il rilancio dello stabilimento Fiat.

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