Il mio intervento per la presentazione del simbolo de “La città che vogliamo”, con migliaia di visualizzazioni, sta avendo una grande eco in città. I temi forti della competenza, della trasparenza e della speranza di poter lavorare per il bene comune con grande gioia riescono ancora oggi a riscaldare i cuori.
Ho ricevuto numerosi commenti sui vari social network di incoraggiomanento e di condivisione del percorso intrapreso. Alcuni di questi, scritti con intento denigratorio da persone che guarda caso si nascondono dietro profili falsi, rimandano alla mia esperienza amministrativa.
Io non ho nulla da nascondere!
E’ vero, con slancio ideale e con spirito di servizio, ho svolto una breve esperienza di assessore nel nostro Comune.
Ho svolto questo incarico a titolo totalmente gratuito.
Durante il mio mandato il bilancio del comune è stato approvato per tempo, ho dato vita a forme di bilancio sociale e di bilancio partecipato, al contrario oggi è tutto in stato di abbandono.
Ho realizzato alcune iniziative nell’interesse della città quali:
– la zona franca urbana (8 milioni di euro di cui hanno beneficiato 449 piccole attività commerciali e artigiane);
– un piano di agevolazioni dettagliato sui tributi locali (eliminato nel periodo successivo al mio mandato);
– il progetto del parco termale (di cui oggi è possibile vedere ultimati alcuni lavori e altri in corso di realizzazione).
Il mio incarico è durato solo venti mesi perché nel 2014 ho firmato una lettera di dimissioni (inusuale per i tempi attuali) per segnare una rottura inequivocabile con quella gestione amministrativa.
Un paio di mesi fa proprio su questi temi ho rilasciato un’intervista che ripropongono di seguito.
Vincenzo Fasone, la forza gentile.
Intervista a Vincenzo Fasone di TeleTermini del febbraio scorso







